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Non è per il gioco di squadra Ducati che Quartararo sta perdendo il mondiale

C'è stato 'gioco di squadra' fra Zarco e Bagnaia: si. ma Quartararo ha perso 89 punti negli ultimi 7 Gran Premi, la Ducati c’entra fino ad un certo punto: il mondiale lo sta perdendo lui (e la Yamaha)    

Non è per il gioco di squadra Ducati che Quartararo sta perdendo il mondiale

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Cassazione.
Se Bagnaia vincerà il mondiale non è perché è stato aiutato, ma semplicemente perché guida la migliore moto del lotto ed è lui stesso un ottimo pilota. Più affidabile del compagno di squadra, Jack Miller, più esperto dell’arrembante Enea Bastianini e nemmeno comparabile con gli altri ducatisti.

Questa è la realtà, si potrebbe dire che è la mia opinione, ma è anche la realtà.

A Buriram, comunque, non ha rubato nulla: Fabio Quartararo e la Yamaha non sono stati semplicemente all’altezza della situazione. E il fatto che sia finito fuori dai punti non ha nulla a che vedere col fatto che ci siano state cinque Ducati davanti a lui.

Il mondiale si vince anche rischiando, ma probabilmente oggi Fabio non aveva proprio la M1 in mano, anche se lo avrei preferito più aggressivo, perché a parte il rischio insito in ogni caduta, per fare 17°, tanto vale rischiare una scivolata.

Il fatto è che ormai i fuoriclasse sono merce rara, piloti capaci di fare la differenza, con qualsiasi moto fra le mani, ed in ogni situazione. Ce n’è uno, ma non lo cito, sapendo bene che gli esperti lo riconosceranno.

Non sono fra quelli scandalizzati per i ‘giochi di squadra’, ma nemmeno ad onta della mia miopia, fra coloro i quali fanno finta di non vedere. A Buriram Zarco che veniva su con veemenza non ha affondato su Bagnaia, lo ha ammesso e ci sta. Del resto cosa avrebbe guadagnato con un podio? A lui manca una vittoria, non un piazzamento e non dobbiamo dimenticare che Dall’Igna lo ha salvato quando era a piedi. Un po’ di riconoscenza ci sta, e non c’è nulla di scandaloso in questo.

Del resto, ripeto, Quartararo sta facendo tutto da solo, visto che in Thailandia è arrivato anche dietro a Franco Morbidelli, 13° e di poco davanti a Crutchlow che è fermo da due anni. Quindi: colpa sua. Probabilmente è incazzato nero (ed infatti non ha parlato) per qualche motivo. Yamaha è senza difese, al momento. Non ha potuto ‘fermare’ nemmeno Morbidelli perché Fabio era di ben 12” e quattro posizioni dietro di lui.

In ogni caso Quartararo ha perso 89 punti negli ultimi 7 Gran Premi, la Ducati c’entra fino ad un certo punto: il mondiale lo sta perdendo lui.

Va bene, ho già scritto troppo. Il tifo lo lasciamo, com’è giusto che sia, ai tifosi. Quartararo è un gran pilota e ci dispiace di questo suo incredibile calo a fine stagione, ma quando si va con il coltello fra i denti per l’intero campionato, è possibile.

Bagnaia, come ripeto ancora, è un ottimo pilota. Ed ha una moto che merita il mondiale dal 2017, ma con un fuoriclasse in pista, ciò non è stato possibile.

Questo, come quello precedente e il 2019 non è un mondiale atomico, per quanto riguarda gli idoli da abbattere che contribuiscono a creare i miti, ma da metà stagione in poi ci sono state belle gare. Non è colpa di nessuno. Lo sport è così. Ci sono degli anni in cui corrono i giganti, e per gli altri, anche quelli molto bravi, non c’è speranza. Domandate alla moltitudine di keniani e etiopi cosa pensano di Kipchoge.

 

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