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MotoGP, Morbidelli: “Sono triste, non riuscivo a guidare, avvertivo l'ammortizzatore sgonfio”

“È un qualcosa di inspiegabile. Abbiamo un grosso problema e mi sento paralizzato. Purtroppo, di sera, non riesco a guidare la Yamaha ed è accaduto anche nei test”

MotoGP: Morbidelli: “Sono triste, non riuscivo a guidare, avvertivo l'ammortizzatore sgonfio”

È una domenica nera, di quelle da dimenticare per Franco Morbidelli. Già, perché la gara del romano di Tavullia è stata segnata in partenza. Purtroppo l’inconveniente è dovuto ad un ammortizzatore, come lui stesso ha spiegato nel post gara.  

“Purtroppo ho avuto un problema all’ammortizzatore – ha esordito Franco - è come se fosse stato sgonfio, questa è la sensazione riscontrata, ovvero un comportamento anomalo. Il problema influisce molto, perché quando vado in pista devo girare piano per e le cause dobbiamo ancora capirle”.

Morbidelli non riesce nemmeno a darsi una spiegazione in merito a quanto accaduto.
“Bisogna fare attente valutazioni, dato che questa cosa l’ho riscontrata durante il weekend. Il fatto è che  questo problema mi capita principalmente la sera, dato che in altri momenti della giornata non succede”.

Eppure non è la prima volta che Franco deve fare i conti con questa situazione.
“Ho iniziato ad avvertire questo problema nei test e poi nel weekend di gara. È un qualcosa di inspiegabile, perché con le temperature calde riesco ad essere forte e competitivo. Alla sera, invece, inizio a faticare con la guida e devo rischiare per fare i tempi e cercare di essere all’altezza dei piloti veloci. Il mio potenziale viene quindi ribaltato e alla fine si è visto. Serve quindi risolvere il prima possibile questa cosa”.

Oggi, nel momento in cui si è schierato, Franco aveva già capito che la sua gara sarebbe stata segnata.
“Questo problema l’ho avvertito fin da quando sono arrivato in griglia. L’holeshot si attivava da solo e non si capiva il perché. Sullo schieramento il team ha risolto il problema, ma poi in gara la situazione era complicata e l'ammortizzatore sembrava sgonfio, come se non avesse idraulica. Purtroppo le sensazioni alla guida non erano in linea con quanto mi aspettassi. Volendo potevo anche fermarmi, però ho corso per capire e fare delle valutazioni”.

Adesso non resta che affidarsi alla Yamaha e al suo braccio destro in pista, ovvero Ramon Forcada.
“Ramon è analitico come sempre e sta cercando tutte le soluzioni secondo quelli che sono i nostri mezzi. Lui è già al lavoro per risolvere l’accaduto. Purtroppo, come ho detto, in questa situazione faccio fatica, giro un secondo più lento, devo andare piano in curva e sono limitato”.

L’alfiere Petronas cerca però di rimanere propositivo in vista della prossima gara.
“Il problema è talmente grande che mi lascia paralizzato, intorpidito. Io cerco però di essere tranquillo, anche se di base sono triste. In questi momenti però, penso sia fondamentale rimanere positivi. Il fatto è che domenica prossima correremo nuovamente di sera e dovremo aver risolto la situazione”.      


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