Non c’è feeling, non c’è feeling dice Fabio Quartararo. Che prova anche a sorridere, ma è dura quando è la seconda volta che giri sul circuito di Aragon e la moto non va come vorresti.
“Posso dire che sì, sono un pochino preoccupato. Perché non sono messo veramente bene. Ma voglio migliorare. Voglio crescere, e non tanto in termini di posizioni, quanto di feeling con le gomme che useremo. Certo non è facile migliorare, ma ci vogliamo provare. Domani mattina proveremo qualcosa sulla moto, cose diverse per risolvere i problemi che abbiamo”.
E nel grande mondiale delle sorprese, nel mondiale del tutti contro tutti ci si è messo anche Nakagami.
“Se questa gara la vincesse Taka sarei contento, perché finora i nostri principali avversari sono stati Mir, Vinales e Dovizioso. Ma questa è una gara con cui non ho mai trovato un feeling in due settimane e quindi devo fare del mio meglio. Pensavo di essere piùa posto, non so perché mi sono trovato in questa situazione. Però sì, Nagakami può diventare un contendente per il mondiale, è quello che ha più consistenza anche se non ha raccolto i migliori risultati. E’ diventato sempre più veloce a ogni Gran Premio e dobbiamo stare molto attenti con lui”.
Attenti a lui, attenti a tutti. D’altra parte Quartararo sa cosa manca alla sua moto per arrivare a essere competitiva.
“Mi mancano ancora due decimi di secondo in termini di ritmo per raggiungere i primi cinque. Perdo nelle curve lunghe, cioè le curve 10, 16 e 17. Forse a causa del grip medio”.
E viene da chiedersi se la Suzuki abbia mandato Rins a cercare destabilizzarlo. Quartararo dice no.
“E' stato un caso: ho visto che era dietro di me ma nelle FP2 non ha tolto il gas quando ero dietro di lui e quindi ho deciso di non togliere il gas nelle qualifiche. E’ meno pericoloso di Mir per quanto riguarda il campionato”. Ma in generale “le qualificazioni sono state toste, abbiamo fatto molte modifiche sulle moto in questo week-end. E’ stato positivo per il ritmo, ma non avevo il feeling. Ho avuto un grip fuori dal normale. E’ una pista su cui ho molti problemi. Non vedo l’ora di guidare a Valencia per avere sensazioni migliori”.
Per questo GP, però, ci sarà ancora il problema delle gomme.
“Il nostro ritmo non è fantastico, ma non siamo nemmeno tanto lontani. Ho guidato in 1.48.7 con una gomma che aveva già fatto 13 giri. Due curve sono davvero brutte per noi”. E ancora: “Non è chiaro che tipo di gomme useremo domani, sembra che le soft siano meglio. Ma forse per gli ultimi giri le medie forse sono più adatte. Le medie hanno una consistenza migliore, ma non sembrano perfette per l’inizio. Dobbiamo essere bravi e vedere in cosa riusciamo a migliorare domani mattina per la potenza della moto”.