Chi lascia la strada vecchia per la nuova, recita un vecchio detto, sa quel che lascia ma non sa quel che trova. Se poi la strada è così liscia da scivolarci sopra come sul burro, come succede a Marquez con la nuova Honda, abbandonarla è ancora più difficile.
Forse HRC ha messo sul piatto la migliore offerta a Marc proprio migliorando la RC213V nell’inverno. I tempi arrivano facili e lo stesso il sorriso sul volto dello spagnolo.
"Dico sempre la stessa cosa, Honda è la Casa che mi ha dato l’opportunità di arrivare qui ed è la prima opzione ma bisogna ascoltare tutti - spiega il campione interrogato sul suo futuro - Volevo aspettare questi test invernali, sono contento di come stanno andando ma soprattutto del metodo di lavoro. Sono arrivate novità che hanno migliorato la moto, vedo gli ingegneri giapponesi molto reattivi, ma fino alla prima gara non sapremo realmente il nostro livello”.
Ti sei dato una scadenza prima per la firma?
“Ho già iniziato a parlare con Honda, se potrò chiudere la questione contratto presto sarà meglio perché significa togliersi un pensiero dalla testa e potere concentrarsi solo sul guidare la moto, ed è quello che devo fare”.
Sta andando tutto alla perfezione in questo inverno…
“Oggi sono molto contento, abbiamo fatto un altro piccolo passo in avanti. Se guardiamo la classifica, sono andato più piano di ieri ma non ho fatto un time attack questa volta. Il long run è andato molto bene e con la gomma più critica con noi, che sembra sarà quella che verrà usata in gara. Onestamente vuoi sempre di più, ma mi do un 8 e mezzo in questo test perché abbiamo lavorato bene”.
È stato un dominio Honda…
“Dani è primo, io sono fra i migliori e Crutchlow lo stesso. Poi c’è Zarco ed è un po’ strano che sia la sua Yamaha ad essere davanti. Infine ci sono le Ducati e credo che Dovizioso non stia mostrando tutto il suo potenziale”.
E Lorenzo?
“È strano, è stato veloce in Malesia, qui ha faticato di più ma in Qatar sarà nuovamente forte”.
Invece tu sei stato competitivo come a Sepang.
“La moto ha funzionato bene sia qui che in Malesia, ma il carattere del motore è qualcosa che dobbiamo migliorare. Non dobbiamo dimenticare che abbiamo provato con temperature molto alte, nella notte in Qatar sarà più fresco e capiremo meglio. In alcune aree è ancora troppo aggressivo, ma HRC sta lavorando molto velocemente quest’inverno e percepisco una migliore atmosfera”.
La moto è già migliore rispetto a quella di fine 2017?
“Sì, a livello di ciclistica non cambia molto, anche se è migliore in entrata di curva, ma specialmente il nuovo motore è più veloce e questo rende tutto più facile”.
Sei ai livelli dell’inverno del 2014, quando poi avevi vinto le prime 10 gare?
“Quella volta era andata meglio, durante quei test a metà giornata avevo sempre finito il mio lavoro e andavo in hotel. Quest’anno stiamo continuando a migliorare ma non è così semplice, ieri ho fatto più di 90 giri e lo stesso oggi, lavoriamo tanto e ho fatto la simulazione di gara più lunga di tutti, ma anche la più veloce”.
Per il prossimo anno si parla di ridurre a solo due i test invernali, cosa ne pensi?
“Due test di due giorni per me sono più che sufficienti (ride) Mi piace provare perché mi piace guidare, ma preferisco molto le gare. Se dovessi scegliere, preferirei fare 20 gare e meno test. Scherzi a parte, due giorni di prove su un circuito bastano, io mi sentirei già pronto per iniziare il campionato in questo momento”.
Un ultima curiosità: come ti sei trovato con il forcellone in carbonio?
“È differente, dobbiamo raccogliere dati. È una novità per Honda, ci sono punti positivi e negativi ma bisognerà provarlo in altri circuiti. Sembra che il grip sia leggermente migliore, ma al contempo con le gomme usate il posteriore si muove di più”.