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Yamaha svela le carte 2019: in pista Nakasuga

Il collaudatore giapponese di Iwata, 2° a Valencia nel 2012, ha guidato la M1 2019. Domani toccherà a Jonas Folger, oggi attento osservatore nei box

Yamaha svela le carte 2019: in pista Nakasuga

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E' stata una sorpresa anche per le altre squadre in pista scoprire che la Yamaha non ha sfruttato il primo giorno di test dei collaudatori per far provare la nuova M1 al collaudatore Nakasuga.

In compenso in pista c'era un nugolo di R1, in varie configurazioni: Superbike, 8 Ore e persino Endurance. Peraltro Nakasuga, di cui ricorderete il secondo posto a Valencia in MotoGP nel 2012,  ha girato anche con una Superbike e gli è stato accreditato un tempo, non ufficiale visto che era senza transponder, di 2.02. Un tampone con quella moto, tenendo conto che il 45enne mai domo Yukio Kagayama, in pista anch'egli con una Suzuki GSX-RR, ha girato in 2.05.

Oggi, comunque, Nakasuga ha iniziato i collaudi della M1 ed ai box del team satellite Petronas è arrivato anche Maio Meregalli, che, cortesemente, come è il suo solito, ci ha pregato di non avvicinarci troppo visto che a questi test non sarebbe ammessa la presenza della stampa.

E per dare forza alle sue affermazioni Maio ci ha parlato anche di uno scambio di mail fra Honda, Yamaha e KTM  nelle quali si faceva riferimento ad un capitolato, un gentlemen's agreement fra le case, per evitare 'visite indesiderate'.

Per amore di precisione in questi giorni nei box eravamo in tre: oltre al sottoscritto, Marco Caregnato, sempre di GPOne e Peter McLaren, inviato per Crash.net. Non propriamente una presenza della stampa assillante.

C'era anche qualche fotografo in giro, ma locale, non quelli che solitamente frequentano la MotoGP e che arriveranno fra qualche giorno.

Sempre in tema di cronaca, forse per una questione di nazionalità, né Aprilia né Ducati hanno dato segni di insofferenza od allarme per la nostra presenza. Anzi si sono anche preoccupate per la nostra salute: ieri fettuccine al ragù, oggi tagliatelle con verdure, ben speziate com'è l'uso locale. Molte grazie, è stato apprezzato. Rimpiangiamo spesso i vecchi tempi, ma quantomeno non dobbiamo più portare in tasca uova sode rubate al buffet della colazione come usavamo negli anni '70.

La casa di Noale ci ha addirittura permesso di montare questa mattina ben quattro GoPro sulla RS-GP di Bradley Smith per girare una on board (la vedrete fra breve) e Romano Albesiano e Massimo Rivola, il nuovo Ceo di Aprilia, giunto oggi, erano entrambi sorridenti e rilassati.

In parte, comunque, questa mania della segretezza, con tutto lo stress che si porta dietro, è un modo di essere tipicamente giapponese.
Già perché non sono certo i rappresentanti della stampa a raccontare i segreti delle case.

Nella pitlane infatti fanno sù e giù, tranquillamente, membri dei vari team che così, per ammazzare il tempo, ogni tanto si fermano a chiacchierare davanti ai box rivali. E loro sì sanno cosa guardare!

Comunque, quella che vedete ritratta dai nostri scatti è la M1 2019 di Nakasuga, autore di un buon 2.01.368.

La moto, come le migliori ufficiali fa bella mostra di una nuova carenatura in carbonio iperleggero e superresistente, riconoscibile dalla trama 'quadrettata'.
Sembra che quest'anno il peso, assieme all'aerodinamica, sia divenuto una esigenza imprescindibile, fors'anche perché in questo modo si può spostare nei punti desiderati.

Le carenature sono sempre più sfinestrate per permettere l'evacuazione del calore prodotto da questi motori da 280 cv e grande attenzione è posta anche al raffreddamento delle centraline, che si trovano sotto il guscio del finto serbatoio.

Domani con la M1 2018 scenderà in pista anche Jonas Folger, il collaudatore, 2° al Sachsenring nel 2017 proprio con la Yamaha Tech3 prima di fermarsi per motivi di salute, che oggi ha assistito in borghese alle riunioni tecniche di Nakasuga.

Contemporaneamente a Jakarta arriveranno Valentino Rossi e Maverick Vinales per la conferenza stampa di presentazione del team che si terrà il 4 febbraio all'Hotel Four Season.
Saremo anche là.

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