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Fateci capire. Il 19 gennaio la Dorna ha diffuso una informativa con la quale proibiva la presenza nella pitlane a giornalisti e fotografi. L'intento, ovviamente, era quello di non essere spiati e di poter tenere le porte dei garage aperte durante il lavoro. Naturalmente tutti sappiamo che sono le stesse Case a spiarsi fra di loro: non hanno certo bisogno di noi per avere informazioni tecniche. Comunque ci siamo preparati a non poter vedere le moto ferme ai box perché il messaggio era chiaro:
After the controversy, and as a clarification after talking to the 5 manufacturers:
The Shakedown test has always been, and continues to be, a private test paid for by the manufacturers, which has always been restricted, and the press has never had access to this test. Recently, after request by the manufactures, this test has been organized by IRTA.Regardless of this, the press has not followed these instructions, and have many times, entered the circuit and the Pit Lane in particular, when this test is for manufactures to test their new machines in private. Having said this, the manufacturers agree that media is allowed into the circuit on the days of the shakedown and allowed to the Paddock and the media center and service road on, but not the pit lane.
La traduzione è questa: "Dopo le polemiche e come chiarimento dopo aver parlato con i 5 costruttori: il test Shakedown è sempre stato, e continua ad essere, un test privato pagato dai costruttori, che è sempre stato limitato, e la stampa non ha mai avuto accesso a questo test. Recentemente, su richiesta dei costruttori, questo test è stato organizzato dall'IRTA. Nonostante ciò, la stampa non ha seguito queste istruzioni e molte volte è entrata nel circuito e in particolare nella Pit Lane, quando questo test è destinato ai costruttori per testare le loro nuove macchine in privato. Detto questo, i costruttori sono d'accordo sul fatto che i media possano entrare nel circuito nei giorni dello shakedown e che siano autorizzati a entrare nel paddock, nel centro media e nella strada di servizio, ma non nella pit lane".
Grande però è stata la sorpresa una volta giunti a Sepang nel constatare che comunque un fotografo della Dorna era comunque presente nella pitlane e poteva scattare immagini.
Il fatto è che questo shakedown va avanti da anni, da sempre e da quando è stato istituito la stampa ha sempre avuto libero accesso. Peraltro a meno che i responsabili delle case europee abbiano mentito, Ducati, Aprilia e KTM non sono state interpellate che a cose concluse. A questo punto vorremmo capire il senso di questa decisione, quando la Dorna poi pubblica egualmente immagini delle moto.
In quella che abbiamo usato come copertina, pubblicata su Instagram, si vede addirittura la Yamaha senza la parte bassa della carerna con lo scarico in vista.
Dunque si, siamo un po' gelosi, ma soprattutto vicini ai colleghi fotografi che essendosi pagati (come noi) la trasferta dalle rispettive residenze in Malesia, non possono fornire, presumibilmente a pagamento, a riviste e giornali immagini che poi si trovano gratuitamente sui web.
Come diceva qualcuno: qui c'è qualquadra che non cosa. Ridiamoci sù, è meglio. Se la MotoGP ha bisogno di maggiore visibilità, senza dare tutte le colpe alla (brutta) serie MotoGP Unlimited, qui qualcuno dovrebbe farsi un esame di coscienza e magari ingaggiare un responsabile della comunicazione maggiormente illuminato. A proposito, ma esiste qualcuno con questo ruolo fra FIM, Dorna e Irta?
