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MotoGP, Stoner: "Ducati avrà un vantaggio anche con le regole 2027"

"Quando hai tanta potenza in più rispetto ai rivali e devi costruire un motore più piccolo, il tuo vantaggio aumenta. Hanno cambiato qualcosa, ma siamo ancora lontani da quanto sarebbe necessario. Per me resta una Formula 1 su due ruote"

MotoGP: Stoner:

In qualsiasi disciplina del Motorsport un cambio di regolamento tecnico genera anche un cambio di status quo per quanto riguarda la competitività di ogni Costruttore presente. In MotoGP oggi c'è un vero dominio della Ducati che è propiziato sia dalla condizione tecnica che da quella sportiva. Da un lato c'è infatti una moto in grado di vincere 10 delle prime 11 gare della stagione, pensando solo ai Gran Premi. Dall'altro ci sono 8 moto in pista con in sella la maggio parte dei grandi talenti presenti in griglia. 

Uno scenario che però potrebbe cambiare a partire dal 2027, con un cambio di regolamente teso a rimescolare le carte rendendo teoricamente più 'semplici' le moto in pista. Solo che Casey Stoner, spesso voce fuori dal coro, è convinto che lo scenario possa addirittura essere più favorevole alla Casa italiana con questo cambio di regolamento. Lo ha spiegato durante il podcast di Neil Hodgson Ducati Diaries.

"Penso che sappiano di avere un vantaggio in quella situazione. Se ci pensi, se hai già molta potenza, tutti ne hanno molta ora, eppure Ducati ha ancora una vantaggio eccezionale, il divario sarà maggiore quando passerai a un motore di cilindrata inferiore. Il vantaggio, per loro, sarà ancora più grande di quanto non lo sia ora".

Non si tratta solo di motore per Casey.
"Le zone di frenata si ridurranno, e quando le zone di frenata si riducono ci sono meno opportunità di sorpasso. La velocità in curva potrebbe aumentare, il che favorisce meno sorpassi perché non è come le 125, le 250, la Moto3, non è così; c'è ancora abbastanza potenza per separare tutti in accelerazione, ma tutto si ridurrà in termini di opportunità di sorpasso, secondo me. Hanno fatto alcune cose giuste con alcuni degli elementi che sono stati rimossi (come i dispositivi per l'altezza di marcia), ma il resto non è neanche lontanamente vicino a quello che dovrebbe essere".

Stoner sostiene da anni quanto le attuali MotoGP siano eccessivamente tecnologiche. 
"Mi sembra ancora che siano macchine di Formula 1 con due ruote. Abbiamo il controllo di trazione, il controllo dell'impennata e tutto ciò che la Formula 1 non ha. Capisco che le moto debbano progredire tecnicamente fino a un certo punto, ma a un certo punto ci si deve fermare. Voglio vedere il talento di questi piloti. Voglio guardare un filmato al rallentatore e invece di vedere le alette che si flettono, voglio vedere questi piloti che scivolano, che controllano un'impennata, che trovano aderenza dove non ce n'è. È questo il senso di queste gare, la sfida. La gente si lamenta sempre nel motocross che le 450 MX sono troppo potenti, si lamenta che le MotoGP sono troppo potenti, troppo grandi. Ma è proprio questo il punto: bisogna imparare a controllare la potenza".

Secondo Stoner c'è poi un altro aspetto da considerare. 
"Stiamo iniziando a vedere certe cose ora nella MotoGP. La gente vede un varco e lo sfrutta. Per me si tratta di un modo di pensare incredibilmente immaturo, che consiste nel vincere a tutti i costi. Odio questo modo di pensare. Voglio dire, se ci si ferma a pensare a quello che si sta dicendo, o a quello che qualcuno è disposto a fare, secondo me è il punto più basso dei bassi: in pratica dice 'non sono abbastanza bravo per vincere, quindi prenderò qualsiasi strada per farlo".

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