La domanda che molti si pongono da inizio stagione e ancora di più negli ultimi tempi, è quanto ampia sia la differenza tra la GP24 e la GP23. La ragione di tale interrogativo ruota perlopiù attorno alla figura di Marc Marquez che tanti vorrebbero sul gradino più alto del podio, ma che oggi sembra impossibilitato a concretizzare tale desiderio proprio per un deficit tecnico.
Interrogato sul tema nel corso del weekend del Red Bull Ring, lo spagnolo ha dato prova di non volersi trincerare dietro a delle scuse, imputando i mancati successi ad uno stile di pilotaggio ancora non in linea con quello richiesto dalla Desmosedici. E se dal canto suo il campione in carica Pecco Bagnaia si è affrettato a minimizzare le differenze, Pablo Nieto, ex pilota o attualmente coordinatore all’Academy di Valentino Rossi, ha invece ammesso che la moto attuale è effettivamente un passo avanti rispetto alla sorella maggiore.
“Lo scorso campionato il divario tra la GP23 e la GP22 non era tanto grande, mentre questa volta lo è un po’ di più. Detto ciò, a mio avviso, a pesare è soprattutto il modo in cui si guida. Diciamo che la nuova è molto più facile e docile, mentre nella precedente il picco di potenza del motore veniva erogato in maniera più aggressiva. Questo, che lo si voglia o no, peggiora la gestione del mezzo”, il verdetto finale dell’iberico ai microfoni di DAZN.