Re indiscusso del Sachsenring, dove ha conquistato otto successi consecutivi tra il 2013 e il 2021, e un totale di undici vittorie includendo le classi minori, Marc Marquez è stato costretto ad abdicare in una delle domeniche più difficili della sua carriera. Piegato dalla quinta caduta del weekend sul suo tracciato prediletto, l’otto volte iridato ha deposto lo scettro, con la decisione di saltare il Gran Premio della Germania, nonostante avesse ottenuto l’idoneità dei medici.
Proprio l’immagine di Marc appoggiato al guard rail, a testa china, dopo il Warm Up, è quella che più di tutte fotografa il baratro in cui è precipitata la Honda. Un labirinto senza vie d’uscita, come ha osservato Carlos Checa, analizzando la situazione di Marquez e della Casa giapponese in un intervento sul canale Twitch di DAZN Spagna.
“La cosa positiva è che Marc sta bene. Vedo che non c'è soluzione, è un tunnel senza via d'uscita. A breve termine, è chiaro che stiamo parlando di quest'anno e del prossimo, non so quale soluzione possa esserci - ha commentato l’ex pilota spagnolo - A livello sportivo, l'unica cosa che può fare Marc in questa situazione è farsi del male. Hanno cercato di migliorare la moto in molte occasioni, di cambiarla e ho la sensazione che siano peggiorati. Non sono migliorati per niente, non sono riusciti a raggiungere la Ducati, che ha fatto un ottimo lavoro”.
Le Desmosedici volano, mentre le RC213V arrancano, tra le mani impotenti dei loro alfieri.
“La Honda è sempre stata consapevole che Marc era in grado di vincere con qualsiasi moto, ma adesso non è più così. Ora si trovano in una situazione molto difficile, perché non sembrano in grado di dare a Marc una moto vincente. Il margine a disposizione del pilota si è ridotto ed è chiaro che lui stia facendo del suo meglio. La voglia di vincere è ammirevole, ma è chiaro che questa è una moto per stare in Top 10, facendo bene e magari con qualche caduta”, ha chiosato Checa.
Una realtà con cui è difficile scendere a patti, soprattutto al Sachsenring, in quello che era uno dei feudi inespugnabili dell’otto volte iridato.
“Marc era consapevole che il Sachsenring fosse la sua occasione, aveva vinto in una situazione difficile quando si era infortunato al braccio, e aveva tutte le speranze davanti a sé. Aveva la possibilità di tornare a vincere, di ritrovare la fiducia e di rimettere le cose a posto, ma è andata totamente male. È stata una delle peggiori prestazioni di Marc di quest'anno e sul suo circuito preferito. Questo è il fondo, e da qui in poi non so cosa succederà - ha sottolineato il 50enne - Marc è andato al limite delle sue possibilità nella gara sprint, ha fatto del suo meglio, ma è chiaro che ha raggiunto un punto che nessuno vuole superare, perché sa che si può cadere, come ha fatto diverse volte. È Il desiderio di essere davanti è molto più forte di lui, ma è chiaro che ora non può esserlo. Ogni caduta mina qualcosa, soprattutto l'ultima, che è quella che fa più male”.
Un highside, quello nel Warm Up, che ha temporaneamente spinto Marquez alla resa. L’unica decisione possibile secondo Checa, il quale punta il dito contro le carenze della RC213V.
“La moto va via e lui non sa quando, è imprevedibile. Questo toglie davvero molta fiducia. È chiaro che una pilota che cade cinque volte prima della gara non deve assolutamente correre, non deve dirlo Marc, lo dicono tutti - ha affermato l’iberico - Non è normale che Marquez arrivi sul circuito dove ha vinto tante volte, cada cinque volte e sia così lontano. Quella caduta è stata molto dura perché Marc non sapeva cosa stesse succedendo, l'impatto è stato molto forte. La ruota posteriore dovrebbe essere gestita dall'elettronica, che dovrebbe intervenire nel momento in cui la ruota inizia a slittare. Per me questa è la cosa più grave. Non so quali modifiche abbiano apportato, ma è una moto imprevedibile, con reazioni molto brusche, e sembra che Marc stia andando peggio con questa nuova moto”.