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MotoGP, Marquez: “Preferisco cadere e aver dato tutto piuttosto che fare decimo”

“Sono un combattente e spero che la gente si sia divertita. Ho dato tutto e gli ultimi sette giri sono stati una sofferenza. La cosa che conta è che il podio era lì e ho lottato per tutta la gara”

MotoGP: Marquez: “Preferisco cadere e aver dato tutto piuttosto che fare decimo”

Marc Marquez è scivolato quando mancavano meno di due giri dalla fine, ma per lui solo applausi per quanto fatto vedere a Le Mans. Una gara di cuore quella del fenomeno di Cervera in sella a una Honda che lo continua a mettere a dura prova.

Come al solito il 93 è riuscito a metterci una pezza, mostrando il suo talento e quell’agonismo che dentro di lui è rimasto intatto. Nonostante il rammarico, il bicchiere è da considerare mezzo pieno.

“Oggi sono contentissimo per quello che ho fatto, ricordando che sono stato un mese e mezzo a casa – ha detto – purtroppo non abbiamo raccolto ciò che meritavamo ma si è visto: ho lottato sino alla fine. Sono caduto alla 7, ma la caduta è iniziata alla 6 perché la moto si muoveva tanto. Detto ciò sono contento, perché in gara sono stato capace di lottare con le Ducati e guidare di traverso. Proprio per questo motivo preferisco finire a terra dopo aver dato tutto quello che avevo, piuttosto che concludere decimo. Mi dispiace per gli altri piloti come Rins e Mir, che sono bravissimi, ma sono caduti”.

Il sorriso è evidente sul suo volto nonostante sia rimasto a bocca asciutta.
“Era da tanto che non provavo certe sensazioni, mi riferisco alla guida, così come al modo in cui staccavo e alla lotta con gli altri piloti. È stato il migliore weekend in termini di confidenza, dato che quando non hai fiducia è dura dare il massimo. Sono però sicuro che miglioreremo per il futuro”.

C’è poi il tema telaio.
“Il telaio è molto differente, ma non è la soluzione a tutti i nostri problemi, infatti Mir ha faticato ed è caduto. Sono dell’idea che dovremo cambiare qualcosa per avere maggior sicurezza sulla moto. A parte ciò penso che la gente a casa si sia divertita guardando la gara. Sono un combattente, ero al limite, anche se controllato”.

Di sicuro la Honda deve cercare di fare un passo avanti importante verso il suo campione.
“Stamani quando mi sono alzato mi sentivo come il terzo giorno in Malesia. Ero stanco e in gara ho dovuto cercare di sforzare molto per tenere il passo, ma sono riuscito a difendermi. La cosa importante è che il podio era lì e ho lottato per tutta la gara, nonostante gli ultimi sette giri avessi male agli avambracci”.

A vincere in Francia è stata la Ducati e la Rossa rimane come sempre il riferimento.,
“La Honda è ancora indietro, ma già a Portimao non ero andato male, considerando il podio nella Sprint Race e le sensazioni  nella gara lunga. E’ difficile lottare con gli altri perché in frenata ti arrivano vicino, devi sempre lottare col davanti in staccata e farlo per 27 giri non è facile, dato che rischi di cadere”.

Adesso testa al Mugello.
“Ho un contratto con la Honda e credo nel mio gruppo. Sfrutterò le prossime settimane per lavorare e sono convinto che anche Honda lo farà. Io ho fatto determinate richieste per migliorare i nostri punti deboli e credo nel loro lavoro. Il Mondiale? Oggi eravamo su una pista favorevole al mio stile, infatti in accelerazione riuscivo a sfruttare al meglio il mio potenziale. Al Mugello invece la situazione potrebbe essere difficile, dato che le Ducati vanno forte su qualunque tracciato. A part questo io sono contento della bagarre con Martin. sarà anche vero che abbiamo perso punti per il campionato, ma onestamente con questa moto è difficile pensare al Mondiale”.

 


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