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MotoGP, La Corte di Appello FIM sospende l'esecuzione del doppio long lap per Marquez

La Corte ha statuito che il danno irreparabile per il Pilota e il Team supera l'interesse della FIM a mantenere lo status quo. Il bilanciamento degli interessi propende per la concessione della sospensione dell'esecuzione come richiesto dai Ricorrenti (il team Repsol Honda)

MotoGP: La Corte di Appello FIM sospende l'esecuzione del doppio long lap per Marquez

Facciamola breve: la Corte di Appello della FIM ha deciso di NON DECIDERE ed ha SOSPESO l'applicazione della pena, il doppio long lap inflitto a Marc Marquez per guida irresponsabile. Il problema, la modifica della sanzione originaria erogata in Portogallo, doppio long lap in Argentina, modificata poi in 'prossimo Gran Premio' non rispetta principi di diritto. In realtà è stato l'ennesimo pasticcio combinato dai Commissari Sportivi completamente e colpevolmente a digiuno di conoscenze giuridiche.

In brevissimo questi sono i fatti:

Il 26 marzo 2023, nella Gara MotoGP del Grande Premio Tissot de Portugal, il Collegio dei Commissari Sportivi della FIM MotoGP ha inflitto una Doppia Penalità sul giro lungo al Sig. Marc Marquez, Pilota #93. Il 28 marzo 2023, lo stesso Collegio dei Commissari Sportivi della FIM MotoGP ha notificato l'applicazione della sanzione inflitta al pilota per chiarire la portata della sua applicabilità.

A seguito del ricorso del pilota e del Team HRC - Repsol Honda contro l'applicazione della sanzione, i Commissari Sportivi d'Appello della FIM hanno deciso di deferire il caso alla Corte d'Appello della MotoGP il 29 marzo 2023.

Di conseguenza, la Corte d'Appello della MotoGP si è pronunciata sulla richiesta di sospensione dell'esecuzione della Domanda di Sanzione presentata dai Ricorrenti.

La decisione che concede la sospensione dell'esecuzione della Domanda di Sanzione è stata emessa il 12 aprile 2023 e notificata lo stesso giorno ai Ricorrenti. La decisione finale sul ricorso sarà presa a tempo debito.

Il risultato, motivato dalla Corte di Appello della FIM a firma di Sakari Vuorensola, è il seguente. E scusateci se abbiamo condensato la prima parte di questa (prima) sentenza:

A sostegno della richiesta di sospensione provvisoria, i Ricorrenti (cioè il team Repsol-Honda) sostengono che un'analisi prima facie del merito del caso dimostra che esiste una ragionevole possibilità di successo del ricorso ("test di probabilità di successo"). Inoltre, i Ricorrenti sostengono che la sospensione dell'esecuzione è utile e indispensabile per proteggere i diritti del Pilota da un danno irreparabile nel Campionato del Mondo Grand Prix 2023 e, infine, che l'interesse del Pilota per quanto riguarda il danno irreparabile supera l'interesse della FIM in questo caso.

Per quanto riguarda le possibilità di successo, i Ricorrenti sostengono che con l'applicazione della sanzione il Collegio dei Commissari Sportivi della FIM MotoGP modifica unilateralmente e a posteriori la sanzione originale imposta il 26 marzo 2023. Ciò viola il diritto del Pilota a un giusto processo nonché il principio della certezza del diritto, poiché la Sanzione Originale non è stata impugnata e, pertanto, è diventata definitiva.

Per quanto riguarda il danno irreparabile per il Pilota, i Ricorrenti sostengono che se il Pilota dovesse completare le due penalità per il giro lungo nella successiva gara di MotoGP in cui potrà gareggiare, ciò avrebbe inevitabilmente e irrimediabilmente un impatto diretto sul tempo e sulla posizione in campionato del Pilota in tale gara, nonché sulla posizione del Team e del Pilota nel Campionato del Mondo Grand Prix 2023.

Secondo il ragionamento dei Ricorrenti, tale danno irreparabile per il Pilota e il Team supera l'interesse della FIM a mantenere lo status quo.

Questo Tribunale ritiene di poter decidere, ai sensi dell'articolo 3.4.5, di sospendere provvisoriamente l'esecuzione dell'applicazione della sanzione, se è dimostrato che tale sospensione è giustificata, prima di tutto, in fatto e in diritto (fumus boni juris) e che gli interessi del pilota e quelli della Squadra, al fine di evitare un danno irreparabile, superano l'interesse di mantenere lo status quo.

Ragionevoli possibilità di successo (prima facie)

Per quanto riguarda la condizione relativa all'accertamento di una causa prima facie, la Corte è soddisfatta se almeno una delle giustificazioni addotte dai Ricorrenti a sostegno delle richieste nel merito non appare, prima facie, infondata. Ciò avviene, tra l'altro, quando una delle giustificazioni rivela l'esistenza di questioni giuridiche complesse per le quali la soluzione non è immediatamente ovvia.

Nel caso di specie, la Corte osserva che già i Commissari d'Appello della FIM, nella loro decisione del 29 marzo 2023, hanno considerato le circostanze del caso e le questioni giuridiche sollevate dai Ricorrenti come valide ragioni per giustificare la loro decisione di deferire il caso alla Corte d'Appello del MotoGP. Questo è un indice che rivela la complessità delle questioni legali per le quali non era disponibile una soluzione immediata e ovvia per la risoluzione del caso in questione.

Per stabilire l'esistenza di una possibilità prima facie di successo, i Ricorrenti si basano sul fatto che la Sanzione Originale non è stata impugnata e, pertanto, è diventata definitiva (res judicata). Da quel momento in poi, la Sanzione Originale non potrà più essere impugnata dal Pilota né rivista o modificata dal Collegio dei Commissari Sportivi della FIM MotoGP. Pertanto, il "chiarimento" della Sanzione Originale (cioè l'Applicazione della Sanzione) viola il principio della certezza del diritto perché modifica la Sanzione Originale.

Alla luce delle considerazioni che precedono, si deve concludere che nel caso di specie è stato soddisfatto il requisito dell'esistenza di una causa prima facie.

Per quanto riguarda la condizione relativa all'accertamento dell'interesse dei ricorrenti a evitare un danno irreparabile, la Corte ritiene che spetti ai ricorrenti dimostrare di non poter attendere l'esito del procedimento principale senza subire un danno di natura grave e irreparabile. Per stabilire l'esistenza di un danno grave e irreparabile, non è necessario che il verificarsi del danno sia dimostrato con assoluta certezza. È sufficiente che sia prevedibile con un sufficiente grado di probabilità.

Nel caso di specie, la Corte prende atto dell'affermazione dei Ricorrenti secondo cui la conseguenza dell'applicazione della Doppia Penalità per Giro Lungo nella prossima Gara di MotoGP avrebbe avuto un impatto sulla capacità del Pilota, ad esempio, di superare gli altri piloti e quindi sulla sua posizione in classifica. Tali conseguenze non possono essere annullate se la Corte si pronuncia successivamente sul merito della causa a favore dei Ricorrenti.

Pertanto, si deve concludere che il requisito di un danno grave e irreparabile è stato soddisfatto nel caso di specie.


Ponderazione degli interessi

Per quanto riguarda la ponderazione degli interessi e dei rischi connessi a ciascuna delle possibili soluzioni, la Corte ritiene che si tratti di esaminare se l'interesse dei Ricorrenti alla sospensione dell'esecuzione della Domanda di Sanzione prevalga sull'interesse al mantenimento dello status quo.

Nel caso di specie, la Corte osserva che, qualora decidesse di respingere l'appello dei Ricorrenti nel corso del procedimento principale di merito, avrebbe ancora la possibilità di ordinare al Pilota di scontare la Doppia Penalità sul Giro Lungo in una qualsiasi delle prossime gare della MotoGP nel corso della stagione 2023.

Inoltre, la Corte è anche consapevole del fatto che l'Articolo 1.19.2 prevede una soluzione alternativa per i casi in cui una Penalità di un Giro Lungo non può essere eseguita prima della fine della gara o se la gara viene interrotta prima del completamento della Penalità di un Giro Lungo. In questi casi, al corridore interessato verrà inflitta una penalità di tempo equivalente. La Corte potrebbe utilizzare questa disposizione del Regolamento per analogia e, quindi, fornire una soluzione alternativa per questo caso.

 In tali circostanze, si deve concludere che il bilanciamento degli interessi propende per la concessione della sospensione dell'esecuzione come richiesto dai Ricorrenti.

Per questi motivi,
La Corte d'Appello della MotoGP stabilisce che:
L'esecuzione della notifica del Collegio dei Commissari Sportivi della FIM MotoGP del 28 marzo 2023 relativa all'applicazione della sanzione inflitta al sig. Marc Marquez, emessa in relazione alla precedente notifica di sanzione dello stesso Collegio dei Commissari Sportivi della FIM MotoGP del 26 marzo 2023, è ordinata in attesa della risoluzione definitiva dell'appello presentato dal sig. Marc Marquez e dal Team HRC - Repsol Honda.

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