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Perché Marquez dovrà pagare il 'long lap penalty' nel primo GP a cui parteciperà

Dubbi è incertezze sulla scrittura del comunicato FIM che commina a Marc la sanzione nel 'GP di Argentina', invece della dicitura corretta 'next race'. Un evidente errore nella stesura del solito, incompetente, steward panel

Perché Marquez dovrà pagare il 'long lap penalty' nel primo GP a cui parteciperà

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Una tempesta in un bicchier d’acqua, speriamo, perché altrimenti staremo assistendo all’ennesima perla degli Steward della MotoGP, non propriamente noti per la loro competenza.

Rapidamente: dopo l’incidente con Oliveira Marc Marquez è stato sanzionato dal panel con una doppio long lap penalty per guida aggressiva. Il problema è nato perché sia nella notifica della sanzione, che nel comunicato Dorna, invece di indicare come data di applicazione della suddetta sanzione ‘next race’  il FIM MotoGP Steward Panel ha scritto ‘Gran Premio Michelin de la Repubblica Argentina’, in accordo con la penalità inflitta per la violazione dell’articolo 1.21.2 del regolamento FIM.

Dopo la lettura della sanzione si è scatenata immediatamente una tempesta di illazioni, visto che Marc Marquez non correrà nel GP di Argentina per la frattura del primo metacarpo della mano destra. Tempesta innescata dall’articolo del collega Simon Patterson che, avendo parlato con un rappresentante della Dorna, che preferiamo non citare, non solo perché non è citato nell’articolo, ma perché non farebbe bella figura, ha scritto che poiché Marc non sarà presente in Argentina, non pagherà la sanzione del doppio long lap.

Noi, mentre eravamo in macchina direzione aeroporto di Lisbona, abbiamo sentito Loris Capirossi, che ci ha ovviamente smentito questa interpretazione, assicurandoci che Marquez pagherà il fio della sua colpa (ahahaha!) nel Gran Premio successivo, ad Austin.

E’ nella logica della sanzione, del resto. In giurisprudenza si dice Ratio legis (ragione o spirito della legge), è una locuzione latina utilizzata nel linguaggio giuridico per indicare l'elemento logico della legge ovvero il fine che ha animato il legislatore nell'emanazione della legge.

C’è bisogno di dirlo? Una sanzione è comminata affinché venga pagata. Ciò non toglie che chi ha scritto sia il comunicato che la lettera della FIM dovrebbe trovarsi un altro lavoro, o perlomeno avere una minima infarinatura di diritto per evitare di scrivere senza nemmeno capire l’importanza delle parole.

Per fortuna il diritto ha previsto anche questo: esiste infatti una interpretazione restrittiva, quando si restringe cioè il significato della parola usata dal legislatore, cioè si limita l'uso normale di quel termine; oppure una interpretazione estensiva, quando, all'opposto si estende il significato delle parole oltre l'uso cui sono normalmente destinate.

Nel caso di specie: come Gran Premio della Repubblica Argentina deve intendersi, la ‘gara successiva’. Certo, se fosse stato indicato, facciamo un esempio, un GP specifico non successivo sarebbe stato arduo argomentare (nel caso il pilota non vi avesse partecipato). Ma in questo caso possiamo tranquillamente dire e scrivere, che qualunque altra interpretazione oltre che dimostrare l’ennesima incompetenza dello steward panel, deve intendersi come un favore a Marc. Ma non pensiamo che l’incompetenza degli steward arrivi a tanto. Certo, la F1 ci ha abituato (vedi il caso Hamilton-Verstappen con l’assegnazione del titolo ad Mentula Canis) a decisioni anche peggiori. Ma vogliamo proprio copiare la F1 in tutto?

 

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