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MotoGP, Marini: "Voglio crescere per arrivare nel team ufficiale Ducati"

"È normale che si parli solo di Bastianini e Martin, sono stati più bravi di me, da ora in poi voglio dimostrare il mio pontenziale. Quel posto libero ci spinge a dare di più"

MotoGP: Marini: "Voglio crescere per arrivare nel team ufficiale Ducati"

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Passo dopo passo Luca Marini si sta avvicinando alla vetta. Ha iniziato il cammino dal basso, non ha mollato e oggi ha fatto un altro passo. Il pilota del team VR46 ha staccato il secondo posto nella giornata di libere, in linea con i migliori interpreti della Ducati.

La moto ha funzionato bene anche qua e con la stessa base usata nel test di Barcellona - racconta Luca -Sono contento di essere veloce in un circuito molto diverso, ora dobbiamo sistemare qualcosa sul passo gara, con le gomme dure, perché Pecco è riuscito a essere molto veloce, per adesso è lui è l’uomo da battere. Domani cercherò di avvicinarmi, ho la fortuna di potere vedere i suoi dati”.

Anche il tuo passo non è male, però.
Sì, ma mi sono sentito meglio al mattino con la gomma media al posteriore mentre nel pomeriggio faticavo di più. Domani e domenica farà più caldo e sarà più difficile per tutti. Nelle FP2 la moto scivolava molto e non riuscivo a farla curvare come volevo, perdevo soprattutto nel secondo e nel terzo settore della pista. Sarà importante sapere gestire gli pneumatici e partire davanti, perché siamo in molti con un passo simile e non credo si potrà fare una grande differenza in gara”.

Sei sorpreso di vedere tante Desmosedici nelle prima posizioni in questa pista?
Fa piacere perché vuole dire che la Ducati ha lavorato bene, dimostra che la nostra moto è competitiva dappertutto. Non sono però molto sorpreso perché Ducati in questo momento ha i piloti più forti, più in forma e che hanno qualcosa da dimostrare essendoci un posto vacante nel team ufficiale. Penso che tutti lo vogliano, io in primis, e stiamo dando tutti qualcosa in più. Questo ci fa spingere ancora di più”.

Però di te non si parla mai per quella sella.
Giustamente i risultati sono la prima cosa che si guarda, per adesso Bastianini e Martini sono stati più bravi di me e sono riusciti a ottenere risultati diversi dai miei. Penso sia normale, ma io voglio continuare a crescere e cercare a dimostrare il mio potenziale da qui in poi”.

Ci sono 5 GP22 davanti, questo significa qualcosa?
Anche Di Giannantonio è andato molto forte, è vicinissimo a noi, mentre a Bastianini questa pista non è mai piaciuta e Bezzecchi ha avuto qualche problema questa mattina. Forse significa che stiano migliorando ancora la GP22, sistemando qualcosa che magari noi non sentiamo ma dietro c’è sempre un grandissimo lavoro. Ogni GP cercano di migliorarla”.

Con il tuo tempo senti di avere già un posto in Q2?
Assolutamente no, bisognerà scendere a 1’19”. È impossibile stare tranquilli perché la pista migliorerà, sarà più gommata, e saremo obbligati a scendere con i tempi, forse fino a 1’19”6. Abbiamo una gomma molta morbida”.

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