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MotoGP, Hernandez: "Due anni difficili, ma l'obiettivo di Marquez è il titolo"

VIDEO - I due capotecnici Honda, Santi e Aurin, a confronto. Ramon: "con Espargarò seguiamo e a volte copiamo i suggerimenti di Marquez, è lui il riferimento"

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Santi Hernandez e Ramon Aurin sono rispettivamente il capotecnico di Marc Marquez e di Pol Espargarò. A loro spetta la guida nel box Honda e Repsol li ha messi a confronto in un video che vedete qui sopra. Sono tanti i temi toccati dai due tecnici che arrivando entrambi da un anno difficile, Santi per le condizioni fisiche di Marc, Ramon per il difficile adattamento di Pol alla Honda.

Ora è il momento di iniziare un nuovo capitolo ed Hernandez può contare, dopo 12 anni insieme, quasi una simbiosi con Marquez.

Quando sei con lo stesso pilota per tanti anni tutto diventa più facile perché conosciamo noi stessi e il nostro lavoro - spiega - Però, alla fine, è sempre difficile perché tutti migliorano e noi abbiamo dei punti deboli. Ci piacerebbe che la nuova moto ci aiutasse a superarli”.

Da questo punto di vista la nuova RC213V sembra migliorata.

Stabilità in entrata di curva, più grip e più potenza sono quello che vuole Marc - ha continuato Santi - Queste sono state le sue richieste perché sono i punti in cui abbiamo faticato, soprattutto in rettilineo, dove puoi guadagnare decimi gratis con un motore potente e rende tutto più facile”.

Tanti si aspettano molto da Marquez ed Hernandez?

Quando arrivi da due stagioni in cui non sei stato pronto per lottare per il titolo, direi che vuoi fare il meglio che puoi. Però, onestamente, lavorando con un pilota come Marc, per me l’obiettivo è vincere il titolo - non usa giri di parole - Vedremo come andrà la stagione, come andranno le gare, e poi capiremo quale sarà il nostro reale obiettivo. Ma se me lo chiedete ora, è di vincere il titolo con Marc. Gli ultimi due anni sono stati diversi. Nel 2019 il nostro peggiore risultato era stato il secondo posto, è stato una grande cambiamento ma per me la cosa più importante è credere in quello che stai facendo. Il pilota vuole vincere, vuol sempre fare il suo meglio, ma anche tu non devi pensare di stare facendo male. A volte dubiti di te stesso, ma nel mio caso cerco di credere in quello che faccio. La differenza sono i risultati, ma la cosa più importante è godersi il momento”.

Marquez è un punto di riferimento anche per il compagno di squadra e Aurin non ha problemi ad ammetterlo.

Conosce la moto da 8 o 9 anni, normalmente quando dà un’opinione è corretta. Noi cerchiamo di seguire, e a volte di copiare, i suoi suggerimenti e quello che fa. Anche se Pol dice di non sentirsi meglio, ci proviamo perché Marc è comunque il riferimento in Honda e in MotoGP. È un grande, grande lavoratore. Uno di quelli che non molla mai ed è un bene sia come pilota che come persona” la sua descrizione del campione spagnolo.

L’obiettivo di Espargarò è quello di riuscire ad esprimersi sulla Honda agli stessi livelli.

L’anno scorso abbiamo avuto dei problemi, soprattutto con la parte posteriore della moto - ricorda Ramon - Appena è arrivato il prototipo abbiamo visto dei miglioramenti, Pol ha bisogno di più stabilità al posteriore, più grip e sembra che la nuova moto vada in questa direzione. È positivo per Pol e penso per tutti, ci sono anche dei lati negativi, che dobbiamo migliorare ed è quello a cui servono i test. Il motore sembra leggermente migliore”.

Cosa si aspetta da questo 2022?

Penso che in MotoGP l’obiettivo di tutti sia vincere il titolo - la risposta - Da parte nostra, dovremo vedere quale saremo e riuscire sempre a stare con i migliori per lottare per il campionato. Scopriremo la realtà dopo qualche gara, l’obiettivo è grande”.

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