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MotoGP, Alex Rins: "Bene il motore, ma dobbiamo migliorare l'aerodinamica"

Il pilota Suzuki soddisfatto dopo il 3° tempo: "la nuova GSX-RR è una buona moto". Joan Mir 7°: "dobbiamo decidere quale sia il telaio migliore"

MotoGP: Alex Rins:

I test di Sepang sono un anticipo della stagione che verrà. Se da un lato è vero che un test rimane comunque principalmente una occasione per mettere a punto la moto, offre anche un assaggio abbastanza veritiero di ciò che la stagione potrebbe offrire. Il cronometro non lascia adito a dubbi, la Suzuki c'è e non è intimorita né dalle otto Ducati né dalle nuove leve. Alex Rins e Joan Mir dimostrano di non aver perso terreno rispetto agli avversari, conquistando due ottime terza e settima posizione, alle spalle di una Aprilia che oggi ha dominato i test.

"E' stata una buona giornata - incalza Alex Rins - sono stato in grado di avere un buon passo fin da subito mantenendomi costante , il che è una cosa positiva se si considera che stavo provando diverse cose. Nel complesso quindi sono soddisfatto. Per quanto riguarda il motore, dai dati ha sicuramente più potenza, mentre sull'aerodinamica ci sono ancora dei dettagli da perfezionare, le due nuove ali non hanno funzionato come avrebbero dovuto".

Qual'è l'obiettivo di questi test di preciso?
"Stiamo cercando di guadagnare qualcosa in uscita dalle curve. Nella prima sezione del tracciato,  nelle curve lente, gli altri riescono a mantenere la ruota anteriore più attaccata a tera e noi abbiamo qualche difficoltà. Dobbiamo lavorare su questo".

Nel complesso qual'è il giudizio su questa nuova moto?
"E' una buona moto. Il motore è sicuramente migliorato, abbiamo provato un nuovo telaio con alcune parti in carbonio, ma dobbiamo testarlo ancora per avere più dati. Abbiamo diversi nuovi elementi su cui poter lavorare, i presupposti sono molto buoni".

C'è stata anche una caduta.
"Per fortuna nulla di grave, è stato un mio errore dovuto alle condizioni della pista, la moto non c'entra".

Quanto è difficile fare comparazioni a questi livelli dopo due mesi di pausa?
"L'importante è cercare di mantenere lo stesso livello, ma noi piloti viviamo sulle moto quindi siamo abituati".

Joan Mir: "La Suzuki è migliorata, ma è meglio non cantare vittoria"

Anche il suo compagno di squadra, Joan Mir, si dice soddisfatto delle prestazioni della nuova Suzuki, anche se si mantiene cauto sulle previsioni, conscio delle capacità dei suoi avversari.

"La cosa più importante in primis è riprendere il giusto feeling con la moto - ci racconta lo spagnolo - Nel nostro caso abbiamo provato diversi elementi nuovi, sia la carena che il telaio. La difficoltà sta nel trovare il giusto equilibrio tra tutti gli elementi. Durante i primi test sistemare l'elettronica è più difficile, richiede più tempo ed è qualcosa su cui dovremo lavorare, ma posso dirmi soddisfatto".

Per quanto riguarda le frenate e l'accelerazione invece?
"Un telaio è più stabile in frenata ma poi in curva non è ottimale, l'altro è il contrario, dovremo studiare i dati per scegliere la soluzione migliore, ma per oggi i tempi sul giro non erano male, penso che abbiamo ancora un buon margine di miglioramento".

Quindi possiamo dire che il grosso passo in avanti l'abbia dato il nuovo motore?
"Si, il motore sicuramente ha dimostrato il suo potenziale, anche se personalmente in questo momento non guardo troppo alle posizioni, meglio non cantar vittoria troppo presto. Il miglioramento c'è stato senza sconvolgere però il carattere della moto".

Pensi che questo motore possa rendervi le cose più facili rispetto alla scorsa stagione? Sarà abbastanza competitivo?
"E' difficile dirlo, penso che quando avremo messo in ordine tutti i pezzi avremo un quadro più chiaro della situazione, ma cominciare la stagione con il sistema che  abbassa il posteriore sarà già un passo avanti rispetto allo scorso anno".

E' quello che ti aspettavi, o avresti voluto qualcosa in più?
"E' solo il primo giorno, il feeling nel complesso è buono, sono soddisfatto".

Hai avuto già occasione di confrontarti con qualche avversario sul tracciato?
"Non molte, ho passato molto tempo da solo. A esser del tutto sinceri, con questo caldo è preferibile non stare dietro a nessuno! (ride)"

Oggi hai fatto moltissimi giri, nonostante le temperature.
"Si, non li ho contati ma credo di aver fatto una sessantina di giri, per avere più dati possibile.  E' importante perché abbiamo poco tempo, solo due giorni e tante cose da provare, quindi se la pista è in buone condizioni è giusto dare qualcosa in più".

Invece fisicamente in che condizioni ti trovi?
"Mi sono allenato molto durante la pausa invernale, in un certo senso questi test sono un esame per tutti noi piloti, sono ancora qui quindi direi che sono in buone condizioni(ride)".

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