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MotoGP, Nakagami: "L'anno scorso ero fuori controllo, ora basta errori"

"Non sono riuscito a gestire la pressione. Marc Marquez è l'unico che riesce a sfruttare la Honda? Non serve solo aggressività, bisogna unire dolcezza"

MotoGP: Nakagami:

Per il 2021 la Honda LCR di Takaaki Nakagami sfoggia un po’ d’oro sulla carena, il colore dei campioni. Il giapponese spera che sia di buon auspicio perché, al primo anno in MotoGP con una moto ufficiale, vuole puntare in alto. Nella scorsa stagione ha dimostrato di avere la velocità per stare con i migliori, ma non è mai riuscito a concretizzare un buon risultato in gara.

Non ero riuscito a controllarmi dal punto di vista mentale, ero un po’ fuori controllo. È qualcosa su cui ho lavorato nell’inverno, anche se una cosa sono gli allenamenti e un’altra la gara” ha amnesso.

Ti riferisci soprattutto al GP di Aragon dove partivi dalla pole position?
“Ero troppo emozionato e non sono riuscito a gestire la pressione, sapevo di potere lottare per la vittoria ma dopo 20 secondi ero nella ghiaia. È stata un’esperienza importante, perché nella scorsa stagione non ho fatto molti errori ma li ho fatti tutti in momenti importanti. Non mi sono rivolto a psicologi o mental coach, ho preferito lavorare su me stesso. Quest’anno non posso più fare errori”.

Avere una moto ufficiale ti aiuterà?
Negli scorsi 3 anni ho sempre avuto la moto dell’anno prima, a volte è stato positivo altre meno. Spesso è stato difficile mostrare tutto il mio potenziale con un motore con meno potenza e velocità massima. Ora, in MotoGP, basta perdere un decimo in rettilineo perché diventi tutto difficile. Spero anche di potere essere di aiuto per lo sviluppo, ci sono alcune aree in cui la Honda può migliorare”.

Si dice sempre che sia una moto che voglia uno stile di guida aggressivo, è così?
Dicono che solo Marquez riesca a sfruttarla al meglio, ma non tutti i piloti hanno il suo stile. Mi sono accorto lo scorso anno che a volte bisogna essere aggressivi, ma altre più dolci, come nel finale di gara. Diciamo che serve trovare un ibrido fra i due stili (ride)”.

Tu dove puoi ancora migliorare?
Nei cambi di direzione, non sono il migliore e lo si capisce guardando i dati. Nei test in Qatar cercherò di migliorare la moto ma anche me stesso”.

Bradl ha provato a lungo a Jerez, hai avuto occasione di parlargli?
No, e nemmeno agli ingegneri HRC, lo farò prima dei test. Ho visto delle foto e mi sembra che Stefan abbia provato molte cose nuove, tra cui telaio e forcellone. Non sono preoccupato per la nuova moto, sono sicuro che sarà migliore di quella che usavo lo scorso anno, la 2019. Sarò molto occupato a Losail, saranno test importanti non avendo potuto andare a Sepang, e sono emozionato a provare la nuova moto. Escluso Marc, sono il pilota con più esperienza sulla Honda, ma penso che Pol Espargarò potrà adattarsi in fretta”.

Avete presentato il team LCR a Cervera, hai avuto occasione di incontrare Marc?
No, ho solo parlato con Alex ma non gli ho chiesto nulla del fratello. So che in tantissimi lo fanno tutti i giorni e non volevo aggiungermi. Ho visto le foto che ha pubblicato sui social, non è ancora in perfetta forma ma sta migliorando”.

Cosa ti aspetti da questo campionato?
Parto per essere più consistente, lottare per il podio e per il titolo. Non sarà semplice, perché ci sono tanti piloti e tante moto competitive. Mir ha vinto lo scorso anno grazie a una super consistenza, ma al momento è difficile dire chi è più forte”.

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