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MotoGP, Dovizioso: "Per andare d'accordo con Dall'Igna non devi contraddirlo"

"È Gigi a prendere tutte le decisioni in Ducati, compresa quella di puntare su Lorenzo invece di Marquez. Dal 2017 non abbiamo più parlato per sviluppare la moto"

MotoGP: Dovizioso:

Qualche settimana fa Gigi Dall’Igna ci aveva raccontato in esclusiva la genesi del divorzio tra la Ducati e Dovizioso: “Via via i rapporti si sono deteriorati, io credo che la decisione reale sia stata presa a metà del 2019 in una riunione fatta qui nel mio ufficio ed alla fine io ero convinto che nessuno dei due avrebbe voluto continuare il contratto. Tutto può cambiare, però da quella riunione era chiaro che difficilmente avremmo potuto trovare il modo di continuare il binomio Dovizioso Ducati. Sono successe tantissime cose e ci siamo ritrovati ad avere una squadra diversa per il futuro" ci aveva detto.

Oggi Andrea ha risposto quelle parole in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport: “quello doveva essere un meeting tecnico - ha spiegato - C’erano idee diverse, c’era attrito e volevamo un incontro con tutti gli ingegneri. È iniziato come un meeting tecnico, ma è diventato un confronto fra noi due e non so come descriverlo. Gigi si è sentito… colpito, attaccato. Per me lui lì ha chiuso le porte, ma le ha chiuse stando zitto”.

La crepa si era aperta e da lì in poi non si è più risaldata. Il Dovi è molto chiaro: è Dall’Igna a prendere tutte le scelte.

Queste decisioni arrivano solo da Gigi. Si parla di Ducati ma è sbagliato, tutte le decisioni prese da quando c’è lui, sono sue. Come Lorenzo al posto di Marquez nel 2017. A inizio 2016 c’era stata la possibilità di prenderlo, ma Gigi aveva già deciso di volere Lorenzo”.

I rapporti tra pilota e ingegnere, almeno negli ultimi anni, non sono sono stati certo idilliaci.

Per andare d’accordo con Gigi non devi metterti contro. Invece, sostenendo io certe idee, siamo andati in contrasto - ha continuato Andrea - Il pilota Ducati ha sempre più pressione. Finché va bene ok, ma appena fai male… boom, disastro. Fatichi a essere rilassato”.

Con questa la situazione, anche i risultati ne hanno risentito.

Alla domanda quale fosse il rapporto con Dall’Igna nel 2020, la risposta del Dovi è stata chiara: “Zero. Ma gli anni passati era… 30%? Non di più. Da quando è arrivato Jorge, ma non perché c’era lui, dal 2017, a forza di discutere e andare in contrasto io e la mia squadra ci siamo un po’ isolati. Non abbiamo più parlato per sviluppare la moto, solo commentato quanto succedeva […] Dal 2017 non ci siamo più messi con tranquillità a parlare. No. Io davo il feedback, lui lo prendeva a lo gestiva nel migliore dei modi. Come in F1. L’impostazione del team è così: più ingegneri e gestione di tante cose. E per me la Ducati, rispetto ad altre Case, è più bravo a farlo. Per questo siamo rimasti competitivi, anche se la moto, la somma di tutto, non lo era altrettanto. È mancata la visione dall’alto della moto”.

Se sul suo passato il Dovi è stato netto, sul futuro ha tenuto aperta ogni porta. Soprattutto su una possibile sostituzione di Marquez.

Voglio vedere cosa mi propongono. Se lo faranno. Io ho la mia idea”.

Per adesso il prossimo appuntamento è con le gare di cross.

Ho controllato, non perdo nessuna gara facendo i test invernali” ha chiosato il Dovi.


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