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MotoGP, Marc VDS tra Honda e Yamaha: la decisione per Jerez

Il team principal Michael Bartholemy: "Avviati i contatti con entrambe le Case, per il 2019 voglio dare una moto ufficiale a Morbidelli"

MotoGP: Marc VDS tra Honda e Yamaha: la decisione per Jerez

Poco prima di partire alla volta di Rio Hondo, Michael Bartholemy ha fatto tappa a Milano per partecipare alla conferenza stampa in cui Franco Morbidelli è stato annunciato come nuovo Ambassador del brand Lumberjack. La mente del team principal di Marc VDS è concentrata sul presente, ma anche sul futuro, perché in questa stagione è in scadenza il contratto con Honda e di conseguenza sarà necessario decidere come muoversi. 

“Al momento posso dire che ci sono diverse offerte, ma ovviamente non posso entrare nel dettaglio, perché lo tengo per me –ha esordito Michael - abbiamo parlato con Honda, Yamaha e Suzuki. C’è stato infatti un incontro in Qatar con le tre Case e credo che in Argentina la situazione sarà un po’ più chiara, dato che entreremo più nel dettaglio”.

Ovviamente si è dato una tempistica?

Il mio obiettivo è arrivare a Jerez con l’affare definito, di conseguenza penso che dopo il Texas saremo a buon punto”.

Nella mente di Bartholemy c’è un obiettivo ben chiaro da raggiungere.

“Io ho parlato con Morbidelli e per il 2019 voglio dargli una moto ufficiale – ha sottolineato il team principal senza troppi giri di parole - per una squadra indipendente è fondamentale avere una moto competitiva nel garage e sotto questo aspetto sono stato chiaro. Inizialmente per un rookie può andare bene la moto dell’anno precedente, ma poi serve quella factory".

Yamaha e Honda cosa dicono a riguardo?

Entrambe sarebbero aperte a questa possibilità, ma non ci sono al momento delle conferme, dato che devono confrontarsi in Giappone e ricevere dello risposte. Ovviamente mi aspetto un accordo su base triennale cercando di avere una moto factory, come accade per esempio a Danilo Petrucci nel team Pramac. Solo così si può lottare con i migliori”.

Dal futuro si torna al presente, dove l’attenzione è concentrata sulla prestazione di Morbidelli in Qatar.

“Devo dire che Franco è stato davvero bravo – ha esordito –ogni volta riesce sempre ad alzare l’asticella e anche in questa occasione ha fatto valere il proprio potenziale. Come ben sappiamo è arrivato dodicesimo – ha ricordato - ma c’è un altro aspetto che mi colpisce, ovvero i soli sedici secondi incassati da Andrea Dovizioso”.

Adesso arriva l’Argentina, una pista favorevole alla Honda.

“Sappiamo bene che Rio Hondo è un tracciato che si addice alle caratteristiche delle nostra moto e di conseguenza siamo molto fiduciosi. Ovviamente c’è tanta attesa nei confronti di Luthi e Morbidelli e sono convinto che entrambi si faranno trovare pronti”.

In Moto2 Bagnaia e Baldassarri hanno invece regolato Marquez a Losail. L’avrebbe mai immaginato per come era iniziato il weekend?

“In qualifica Alex si è rivelato molto veloce, mentre in gara abbiamo un po’ faticato. È solo la prima gara della stagione e come ben sappiamo c’è tutto il tempo per rimediare”.

Un’ultima battuta, al di fuori della MotoGP. Sappiamo che HRC tornerà alla 8 Ore di Suzuka. C’è un interesse nei confronti dei vostri piloti dopo aver visto lo scorso anno al via Miller?

Confermo che abbiamo ricevuto una richiesta da parte di Honda per Tom e Franco – ha ammesso – la decisione spetta esclusivamente ai nostri piloti, anche se io sono poco favorevole a riguardo”.

Come mai?

“Lo dico perché la 8 Ore porta via tanto tempo tra test e gara, mentre io vorrei che Morbidelli e Luthi rimanessero concentrati soltanto sulla MotoGP. Questo è il loro primo anno ed è fondamentale rimanere focalizzati sulla moto”.  

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