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MotoGP, Meregalli: "Scherzando avevo detto a Quartararo di fare 1'56...l'ha fatto!"

VIDEO - "La M1 non è stata di certo stravolta, ma il cambio di metodo di lavoro sta dando i suoi frutti ed anche avere quattro piloti sulle M1 ci sta aiutando. Obiettivi cambiati? Meglio tenere i piedi a terra"

MotoGP, Meregalli: "Scherzando avevo detto a Quartararo di fare 1'56...l'ha fatto!"
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Maio Meregalli è sempre decisamente criptico da interpretare. Il team manager di Yamaha non si lascia facilmente andare ad entusiasmi, e nonostante i test di Sepang abbiano oggettivamente mostrato una bella crescita del progetto Yamaha, Meregalli preferisce non sbilanciarsi troppo, forte di una esperienza che gli ha insegnato ad aspettare prima di puntare troppo in alto. 

La Yamaha però ha decisamente impressionato, grazie anche al piccolo vantaggio derivato dal fatto di poter essere in pista con i piloti ufficiali già durante lo shakedown, uno scenario che sicuramente ha aiutato gli ingegneri a lavorare al meglio sulla M1. 

"Non ci siamo fatti mancare nulla e, almeno, guardare i tempi e tutto, a me verrebbe da dire che la situazione è positiva - ci ha spiegato Meregalli -  Almeno il cronometro ha dato dei bei riscontri. Adesso c'è Fabio che è terzo dopo il time attack della mattina. Insomma, non è male. Sono stati cinque giorni positivi. Diciamo che abbiamo iniziato a vedere qualcosa durante lo shakedown. Personalmente aspettavo oggi per capire i valori, aspettavo questa mattina per vedere, dopo che tutti i piloti ufficiali avessero fatto il time attack, per avere comunque una situazione veritiera, dove fossimo noi. Abbiamo iniziato questi test dicendo, dai, facciamo il 56 e poi andiamo a casa. L'ho detto ironicamente".

Anche perché l'avete fatto l'ultimo giorno. Potete farlo il primo.
"Io la battuta l'ho fatta all'inizio del primo giorno del shakedown. Poi ieri, quando ho visto l'ideal time di Fabio, che era 57'0, questa mattina, mi sono detto che manca poco. Mi sono detto dai che oggi lo facciamo. Sicuramente non mi interessa tanto la posizione in questo momento, ma aver ridotto significativamente il gap tra il più veloce e noi....quello si. L'anno scorso eravamo messi decisamente peggio".

A cosa è dovuto questo salto in avanti?
"La moto, come tanto saprai, non è stata cambiata radicalmente come siamo soliti fare, abbiamo aggiornato diverse aree. Quasi tutti gli step che abbiamo fatto, le migliorie oppure le modifiche hanno dato qualcosa. Secondo me anche il fatto di avere quattro piloti sulla M1 comincia a darci qualcosina. Mi è piaciuto tanto come abbiamo iniziato. Diciamo che abbiamo iniziato il rodaggio in Giappone tra di noi. Siamo andati tutti a montare le moto e più di un bike assembly ho chiamato casa dicendo che era un team building. Da lì tutti hanno iniziato ad interfacciarsi bene. Abbiamo iniziato qua il test assieme e per me questo nuovo rapporto con Pramac può dare solamente dei vantaggi. Cercheremo di sfruttarli al più possibile".

Nel box secondo Quartararo oggi si lavora molto meglio che in passato. 
"Abbiamo velocizzato assolutamente  il metodo di lavoro, il materiale è uguale per tutti. Quando è stato il momento comunque di provare alcune cose, tre piloti l'hanno approvato. Ok, non serve che lo provi anche il quarto. Stessa cosa, tre piloti non l'hanno dato ok, non serve far provare al quarto pilota, andiamo avanti. Questa cosa comunque ti permette di velocizzare lo sviluppo e indirizzare gli ingegneri. E' un po' tutto, la filosofia, l'approccio, il modo di fare, lo scambio di informazioni. Una volta era solamente in una direzione e adesso invece...".

Anche l'arrivo di Pramac ha cambiato le carte in tavola. 
"Secondo me è servito un po' per tutti aprirsi un po' di più e collaborare, ascoltarsi, non dare le cose per scontato. E' quello che sta servendo per fare questo step".

Oltre ad Augusto Fernandez, abbiamo ritrovato anche Dovizioso, che continua ad andare forte. 
"Tanto lo sappiamo che ci sarà molto da fare durante la stagione, quindi abbiamo pensato che un pilota non bastasse. Cercheremo di fare sei wild card, quindi le wild card le faremo con Augusto. Appena ha avuto la possibilità di fare un mini time attack, ha fatto un bel giro, lo stiamo sfruttando. Purtroppo lui girerà ben poco in condizioni da time attack. Lo stiamo anche in qualche modo snaturando per passare da pilota a collaudatore, ma comunque per noi è importante che a lui rimanga la velocità, perché sicuramente potremmo far fare magari il lavoro sporco a lui e utilizzare Crutchlow e Dovi invece per altre cose. Le gare le farà Augusto. Però sicuramente dobbiamo rivedere leggermente come è organizzato il test team, perché fare sei wildcard non è come farne una. Dobbiamo farlo diventare un po' più performante, un po' più reattivo". 

Questi test hanno cambiato i tuoi obiettivi per la stagione?
"E' il primo test, quindi tra una settimana sicuramente potremo avere delle certezze su dove effettivamente siamo e come partiremo per il campionato. Adesso secondo me avere degli obiettivi è difficile, perché comunque veniamo da una stagione complicata. Oggi finiamo questo test, dopo diversi anni, in modo diverso, in modo positivo. Però è un po' presto anche per farsi illusioni. E' meglio tenere i piedi per terra e affrontare adesso come adesso ogni test o ogni gara a sé".

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