Le gomme sono state al centro della polemica a seguito dell’incidente che ha visto protagonista Jorge Martin nella prima giornata di test a Sepang. Aprilia ha sollevato molti dubbi e perplessità a riguardo, puntando il dito contro Michelin.
Al tempo stesso è arrivata la pronta risposta da parte di Piero Taramasso, intercettato nel paddock malese.
“La gomma è stata fabbricata lo scorso anno e tutti i dati erano a posto per essere utilizzati qua nei test – ha detto – logicamente, se è nuova, la riutilizziamo nei test. Questo pneumatico è stato costruito ad inizio 2024 e la utilizzeremo ad Assen, Aragon, Barcellona e Misano. Non è nemmeno mai stata scaldata, tantomeno rimasta nei container sotto il sole come ho letto. Ci terrei comunque a sottolineare che i container sono raffreddati e non sono qua tutto l’anno dato che poi tornano a casa via nave”.
Quale pensi sia stata la problematica?
“Jorge nel secondo run era più veloce di Binder e Pecco, infatti non ci sono anomalie, dato che lo pneumatico ha lavorato. La mescola era in temperatura e pressione. Qualora non dovesse funzionare, non andrebbe in temperatura. Ovviamente ora analizzeremo a fondo, attraverso analisi chimiche, considerando tempi e pressioni e anche confrontandosi col pilota. Per quanto visto, ad inizio turno la pista era sporca, c’era poco grip e la media non era quella che performava meglio visti i 35 gradi della pista. Questa media funziona meglio con temperature attorno ai 50 gradi”.
Avete parlato con Aprilia?
“Certo! Come ho detto valuteremo e ci confronteremo nuovamente con loro”.
Piero, come mai c’è questo malcontento da parte dei team in merito alle gomme?
“Questa è una situazione tipica di Sepang, dato che fa molto caldo e offre poco grip per via del vecchio asfalto. La soft funziona bene e da parecchie stagioni stiamo cercando una media che si avvicini alla morbida. Trovare un’altra soft sarebbe impossibile, perché se no ci ritroviamo con uno pneumatico da qualifica. Lo scorso anno abbiamo portato una nuova costruzione, ma non funzionava, pertanto siamo tornati su una soluzione standard”.
Portare più soft?
“Questa è una soluzione da considerare e da confrontarsi con Dorna, IRTA e team. Alla fine però il regolamento è chiaro, ovvero due specifiche”.
Quali sono le novità che avete qua?
"Ci sono tre anteriori nuove, di cui una con una nuova mescola medio-dura denominata F. Molti piloti l’hanno apprezzata, realizzando quasi 30 giri. Questa la vogliamo utilizzare nel 2026. In seguito ci sono due evoluzioni della nuova costruzione provata già lo scorso anno, che piaceva tanto a Pecco e Martin. Abbiamo lavorato soprattutto sulla stabilità in ottica 2026”.
Quella nuova anteriore invece? Dovrebbe essere da 130, ma chi l'ha misurata dice che è di più.
"Si, è una 130 ma in pratica è quasi come una posteriore di una Moto3. Ha una forma più 'panciuta', diciamo così, l'abbiamo fatta così per darle più volume di appoggio e si monta su un cerchio da 4. C'è più gomma a terra, c'è più grip. Poi abbiamo lavorato molto sui materiali per darle stabilità e la grande novità è che è un 1 kg più leggera rispetto alla precedente nonostante la dimensione maggiore. Per adesso la base è buona".
Cosa succede quando usi una gomma così grande davanti?
"La prima sensazione che hanno i piloti è di minore manegevolezza, sembra più pesante. Ma sono aspetti su cui si può intervenire lavorando sulla moto".
Si parla anche di rinnovo… Michelin proseguirà in MotoGP?
“Si parla. Al momento non abbiamo notizie. Ovviamente vogliamo restare e presto avremo una risposta. Forse lo sapremo già in occasione della prima gara”