La stagione 2024 è stata avara più che mai di risultati per la Honda, che tra i costruttori ha racimolato in classe regina appena 75 punti. Nel team ufficiale HRC, il campione del mondo Joan Mir sulla RC213V ha totalizzato 21 punti, al netto di 10 ritiri e molte cadute durante la stagione, chiudendo tra i piloti Honda solo davanti a Marini. I due piloti del team satellite LCR Zarco e Nakagami hanno infatti fatto meglio, col francese a fare da apripista sul finale di stagione con dei buoni piazzamenti in top 10, un ulteriore smacco per l'immagine della casa dell'ala dorata.
A tal proposito il team manager di Honda HRC Alberto Puig ha dato a MotoGP.com una lettura sulla stagione 2024, tra difficoltà e prospettive future.
"Non è stato facile è chiaro - esordisce il team manager Alberto Puig - i risultati non sono stati quelli che volevamo. E' stato un anno difficile, nella prima metà abbiamo provato tante soluzioni, mentre nella seconda metà più meno avevamo un'idea di cosa funziona e cosa invece no. Alla fine abbiamo fatto dei passi in avanti, anche se non quanto speravamo, ma i miglioramenti ci sono stati. E' stato un anno alla costante ricerca di ciò che ci serviva per affrontare questa prossima stagione. Dal punto di vista ingegneristico ora le idee sul come procedere, su quale direzione prendere e sul come arrivarci sono più chiare, il che è importante. Ma sappiamo che per avere i risultati su carta ci vorrà ancora del tempo. L'unica cosa che non abbiamo mai perso è la voglia di tornare a essere competitivi, è ciò che ci fa andare avanti anche se siamo indietro rispetto ai nostri avversari".
Particolare è la situazione del pilota di punta Joan Mir, che nella passata stagione ha totalizzato molte cadute sulla RC213V.
"Joan Mir è già un campione del mondo di MotoGP, è chiaro che per lui la situazione attuale non sia delle più confortevoli. La moto non è a livello, mentre come pilota sta dando il massimo, quindi è anche caduto perchè quando si cercano i risultati si spinge oltre il limite. Speriamo che mantenga alta la sua motivazione, non è facile farlo in tempi difficili".
E' stata una stagione difficile e avara di soddisfazioni anche per Luca Marini, il cui contratto è in scadenza nel 2025. Va detto però che la sua sensibilità in sella e le sue capacità analitiche sembrano essere molto apprezzate dagli ingegneri della casa giapponese, oltre alle sue doti umane che aiutano ad affrontare al meglio un momento così intricato per la casa nipponica.
"Marini è molto analitico e non si pone limiti sul lavoro, potrebbe lavorare 24 ore perchè ama ciò che fa. Al di là del lato professionale, anche dal punto di vista umano è fantastico, molto educato e rispettoso e siamo felici di averlo con noi".
Novità della prossima stagione sarà l'approdo di Aleix Espargarò, reduce da Aprilia e nuovo collaudatore di Honda HRC. Con lui e con l'arrivo di Romano Albesiano il futuro della direzione dello sviluppo di HRC sembra assicurato.
"Aleix è ancora un pilota molto veloce, ha esperienza e sarà di grande aiuto. Anche Taka Nakagami lo sarà, anche lui è veloce. Quanto a Stefan Bradl, anche se non è veloce come loro due ma conosce bene la moto ed il team, il suo lavoro sarà d'aiuto ad entrambi per cercare la performance di cui abbiamo bisogno. Con questo test team ci aspetta un gran lavoro di cooperazione in questa stagione", ha concluso poi il team manager.