Il circuito di casa è sempre fonte di grandi emozioni per un pilota, ma lo è ancora di più quando quel pilota si appresta a lasciare le competizioni per affrontare un nuovo percorso. E' questo il caso di Nakagami, che a Motegi nel circuito di casa aveva dichiarato di voler dare il tutto per tutto per andarsene senza alcun rimpianto. Così ha fatto, e poco conta quindi il 13° posto in classifica, dietro alla Yamaha di Quartararo, se dopo la bandiera a scacchi c'è una folla pronta ad "abbracciarti" ad ogni curva.
La strategia del tutto o niente del resto implicava dei rischi ma a volte paga, ed è stato questo il ragionamento del giapponese quando si è presentato sullo schieramento con una morbida al posteriore, unico pilota a farlo. "Tanto non avevo nulla da perdere" dichiarerà poi ai giornalisti, ammettendo infine che, sotto sotto, nel casco, al rientro ai box le lacrime sono arrivate.
A fine gara l'abbraccio dei fan è stato incredibilmente caloroso.
"E' stato veramente bello - esordisce Nakagami al termine del GP di casa a Motegi - la gara non è andata male, le sensazioni erano buone ed ho dato il massimo fino all'ultimo giro. Forse se ne avessi avuti a disposizione un altro paio sarei riuscito a recuperare il gruppo. Negli ultimi giri mi aspettavo qualche battaglia ma sia Miller che Quartararo che Zarco, che normalmente sono lì a lottare, per qualche motivo oggi erano tutti tranquilli".
Il pilota giapponese è soddisfatto della strategia di gara.
"Nel complesso sono orgoglioso della gara, mi sono divertito. Ovviamente sapevo che la scelta di utilizzare la morbida al posteriore rappresentasse un rischio, ma penso di averla gestita bene e sono arrivato a fine gara. Avevo provato la media questa mattina ed era una opzione valida, ma oggi ho pensato di voler correre dei rischi perchè non avevo nulla da perdere. Era come se fossi rimasto con solo due carte in mano ed ho voluto giocare la migliore. Ero cosciente del rischio di arrivare a fine gara e perdere posizioni per via dell'usura eccessiva, ma oggi volevo divertirmi. Mi sono assunto il rischio ma alla fine è stata una decisione azzeccata, sono riuscito a tenere un buon passo e sul finale di gara sono anche riuscito a recuperare qualche decimo".
Tante le emozioni al termine dell'ultimo GP di casa da pilota MotoGP.
"Oggi è stata una giornata densa di emozioni, dopo la bandiera a scacchi quel giro finale prima di tornare ai box è stato davvero bello. Ad ogni curva ho visto i fan e lì forse ho realizzato che sarebbe stata l'ultima volta. Ho dato il massimo, è stata una domenica speciale per me".
Difficile quindi contenere le lacrime nel casco per il pilota giapponese.
"Nel giro del circuito dopo la gara non era ancora il momento, ma quando sono tornato ai box ed ho visto i ragazzi del team... la sensazione è stata intensa - ammette infine Taka non senza una dose di imbarazzo - lì si che mi sono commosso e qualche lacrima c'è stata".