Dal Mugello al Red Bull Ring: Pol Espargaró è arrivato in Austria per disputare la sua seconda wildcard della stagione. Un’apparizione con una finalità e una preparazione ben diverse da quelle dell’uscita in Toscana del collaudatore KTM, che era apparso piuttosto nervoso all’idea di montare in sella alla RC16.
“È cambiato molto da allora, in maniera considerevole. Al Mugello era da un mese che non andavo in moto ed era da un anno che non correvo su quella pista, visto che l’anno scorso non ci avevo corso perché ero infortunato. La moto era completamente nuova e non avevo avuto tempo di provarla, a parte un giorno a Jerez, quindi non ero lì per le prestazioni ma per scoprire cosa sarebbe successo”, ha spiegato il catalano in questo giovedì a Spielberg.
“Adesso è tutto differente. Abbiamo svolto quattro giorni di test qui, sono abituato a guidare questa moto dato che ci ho fatto 350 giri qui. I tempi nei test erano buoni e sembra che la moto sia promettente in alcune aree, sia adesso che per il futuro. Questa è una pista dove mi sento molto a mio agio a correre, quindi tutto lo scenario è molto diverso da quello del Mugello - ha continuato - Questo non significa che domani andrò alla ricerca del risultato. Il mio obiettivo è quello di godermi il weekend e di essere performante con la moto che stiamo adoperando, che è diversa da quella di Brad e Jack, per vedere le differenze tra me e i piloti ufficiali, capire dove sono veloci e dove lo sono io, per poter essere più produttivi”.
In cosa si differenzierà la MotoGP portata in pista da Polyccio?
“Vedrete domani. Ci saranno degli aspetti che vedrete chiaramente con i vostri occhi, anche se devo dirvi che le cose più importanti saranno quelle che non si vedranno - ha risposto il 33enne - In ogni caso, che lo sviluppo sia pensato per adesso o per il futuro, è importante perché i risultati non stanno arrivando come tutti vorremmo. Però, KTM ha preso una via, che adesso abbiamo leggermente cambiato, e a mio parere il test team sta lavorando bene e sarà molto utile se riusciremo a dimostrarlo questo weekend”.
Pur non volendo entrare troppo nei dettagli, il minore dei fratelli Espargaró ha poi spiegato la genesi di questa nuova versione della RC16.
“La fabbrica ha cambiato qualche metodologia di lavoro dopo l’uscita di alcune persone. Altre figure hanno preso il controllo di altre cose. E questo cambiamento ha portato a questa moto, che come dicevo ha alcune modifiche visibili e altre che non lo sono e che nel complesso sta performando bene - ha detto - Anche se si è comportata bene nei test e sento chè è un pochino più veloce, è davvero difficile dire se sia più rapida di quella attuale. Bisogna provarla in un fine settimana di gara ed è questo che stiamo facendo qui: schierare entrambe le moto con piloti diversi. Se sarò vicino a loro o più veloce vorrà dire che la moto è abbastanza buona da poter essere ottimisti per il futuro”.
Dovrebbe quindi essere essenziale cercare di stare il più avanti possibile, ma per lo spagnolo non è proprio così.
“Non fraintendetemi, io vado a caccia del risultato e da domani andrò a tutto gas per cercare di vincere la gara, ma il fatto è che non sarà possibile, perché il mio livello in questo momento non è nemmeno da Top 5 - ha ammesso Pol - In ogni caso non importa, perché non è il nostro obiettivo. Qualunque pilota in un weekend prova a essere il più veloce, ogni volta che guardi i tempi vuoi essere in cima alla lista, ed essere lì davanti significherebbe che stiamo facendo un buon lavoro. Se anche non lo fossimo, però, questo non vorrebbe dire che è stato inutile venire. Il nostro lavoro non consiste nel salire sul podio. Essere in quelle posizioni non è compito nostro, ma di Jack, Brad, Pedro e Augusto”.
“Certamente. È per questo che siamo in gara. Altrimenti avremmo continuato solo con il programma di test - ha commentato il collaudatore - Siamo qui perché vogliamo dimostrare di essere performanti e mostrare al mondo che il nostro test team lavora bene. È per questo che Dani fa così bene quando gareggia. Ogni volta che va bene fornisce del buon materiale per il fururo, a breve o a lungo termine che sia. Ci proveremo domani, dopodomani e domenica”.
Al di là dei risultati, ci sarà comunque una grande pressione all’interno del box KTM in questo Round casalingo. Poi Pol ha anche parlato del chiacchierato addio di Fabiano Sterlacchini.
"Fabiano è una persona intelligente e molto competente. In Honda hanno bisogno di una persona così, perché è un leader all’interno della fabbrica con gli ingegneri. Questo è ciò di cui Honda ha bisogno, un europeo che guidi il gruppo. Sterlacchini è organizzatore- È molto bravo a disegnare i processi e i protocolli che si devono mettere in pratica per sviluppare i componenti e lo sviluppo”. Ricordiamo ha corso con HRC nel 2021 e nel 2022 come compagno di squadra di Marc Marquez.
"Sterlacchini in KTM non è la stessa cosa che in Honda - ha poi aggiunto Pole - KTM già aveva un metodo di lavoro e lui l’ha cambiato sostituendolo con il suo, ma le cose non sono andate nel modo in cui speravamo. Anche se tecnicamente è competente, per noi non ha funzionato. Ma Honda non è nella nostra situazione e credo che con loro possa abdare bene”.