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MotoGP, Rossi: "Mi piacerebbe che VR46 corresse con Yamaha, ma deve migliorare"

"Dopo l'arrivo di Dall'Igna tutti stanno inseguendo Ducati. A livello di popolarità la MotoGP è tornata a essere quello che era prima del mio arrivo, ma ha potenzialità"

MotoGP: Rossi:

Valentino Rossi ha visto da spettatore il Gran Premio di Jerez, è stata l’occasione per fare una visita ai vecchi amici del paddock della MotoGP e anche per sostenere il suo team per cui corrono Marini e Bezzecchi. In Spagna ha anche ufficializzato il suo nuovo di brand ambassador per Yamaha ed è ormai da anni che si discute sulla possibilità di vedere la sua squadra correre con le M1 in MotoGP.

Il Dottore ha risposto a questa domanda in un’intervista rilasciata a Motorsport: "abbiamo un contratto fino alla fine del prossimo anno, quindi nel 2024 correremo con la Ducati. Mi piacerebbe che VR46 corresse con la Yamaha, perché io sono un pilota Yamaha, quindi avrebbe senso. Il problema è che la Yamaha deve trovare un modo per migliorare la M1 - ha sottolineato - Vogliamo andare alle gare pensando di poter pensare di vincere o di lottare per il podio e, al momento, la situazione tecnica della Yamaha è complicata. Hanno il potenziale per migliorare e c'è ancora un po' di tempo prima di decidere. Ma la Ducati, dall'arrivo di Dall'Igna, ha davvero fatto un passo avanti e ha alzato il livello tecnico. Gli altri sono diventati inseguitori".

Nel box colorato di blu c’è comunque un suo pilota, quel Franco Morbidelli che sta faticando non poco a ritornare ai risultati a cui ci aveva abituati.

Le prossime quattro o cinque gare saranno molto importanti per Franco, perché dovrà cercare di dimostrare che può far parte del team Yamaha - il pensiero di Valentino - La Yamaha è una moto che ha dei problemi, ma lui deve cercare di essere veloce almeno quanto Quartararo".

Rossi ha anche parlato del calo di popolarità che sta soffrendo la MotoGP dopo il suo ritiro.

"Con me è successa una cosa un po' particolare, perché ci sono state molte persone che non seguivano le moto e che poi sono diventate degli appassionati. Persone sia dall'Italia che dal resto del mondo - ha ricordato - Ora, diciamo che i livelli di popolarità del motomondiale sono tornati alla normalità, alla fase precedente al mio arrivo. Si stanno cercando formule, come le gare sprint, per attirare più persone, ma in termini sportivi credo che il campionato funzioni. È emozionante guardare le gare della MotoGP, dalle tribune o in TV".

Le quattro ruote posso essere di ispirazione.

La Formula 1 ha seguito una linea molto americana, qualcosa di simile alla NBA, molto incentrata sullo spettacolo. Negli ultimi anni la popolarità che ha raggiunto è spaventosa, è un prodotto di altissimo livello, che tutti vogliono consumare. Credo che anche la MotoGP possa farlo, ma non so come. Ma il potenziale c'è" ha assicurato Valentino.

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