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MotoGP, Jarvis parla con Alonso Lopez: Yamaha pensa al futuro e guarda in Moto2

Il manager ha ammesso che sono partiti i colloqui con uno dei talenti più cristallini emersi nel 2022. Quartararo resta un punto fermo, Morbidelli deve tornare al top per non rischiare di perdere la M1 nel 2024

MotoGP: Jarvis parla con Alonso Lopez: Yamaha pensa al futuro e guarda in Moto2

Alonso Lopez è entrato nei radar di Yamaha secondo quanto riportato dai colleghi di Motorsport.com. Lo spagnolo ha incantato nel 2022, dopo essere entrato in pista per sostituire Romano Fenati sulla Speed UP di Boscoscuro ed essersi reso protagonista di una crescita impressionante durante la stagione che l'ha portato a chiudere il mondiale in 8a posizione conquistando due vittorie e salendo cinque volte sul podio. 

Lin Jarvis avrebbe incontrato Lopez a Valencia, durante il fine settimana dell'ultimo Gran Premio della stagione, confermando l'interesse di Yamaha nei suoi confronti per il futuro. Una prospettiva aperta in chiave 2024, ovvero il primo anno in cui la Casa di Iwata avrà almeno una sella libera nel suo team qualora Franco Morbidelli non riuscisse a tornare ad esprimersi sui livelli visti fino ad inizio 2021.

"Sappiamo tutti come funziona questo mondo - ha detto Jarvis -  Il mio lavoro è anche quello di essere aggiornato sulle alternative che offre il mercato. Questo si può applicare a piloti, ingegneri e altro. Nel caso dei piloti, penso di saper fare una buona analisi delle opzioni che esistono".

Il problema di Yamaha in questo momento è il fatto di non avere un Team satellite per far crescere i giovani piloti, l'ambiente perfetto per far debuttare un rookie in una categoria sempre più complessa. La fine del rapporto con RNF e la collaborazione tra VR46 e Ducati ha chiuso le porte all'ipotesi di vedere altre due M1 in pista oltre a quelle del Team Factory, un grosso problema per Lin Jarvis nel tentativo di creare una filiera di giovani su cui puntare per il futuro. 

Con l'uscita di scena della Suzuki sembrava possibile trovare spazio nel paddock per altre due moto, ma non è stato possibile concretizzare nessuna ipotesi ed è tutto rimandato al 2024. Basta scorrere le griglia per comprendere che senza l'ingresso di un nuovo Costruttore in pista nel medio termine, scenario davvero lontano in questo momento, Yamaha si troverà costretta a 'pescare' tra le squadre che attualmente sono già impegnate con altre Case. L'associazione naturale è quella con Valentino Rossi e la sua VR46, ma i risultati raccolti da Marini e Bezzecchi e lo stato di forma della Ducati rende difficile per qualsiasi squadra l'idea di abbandonare la Desmosedici per sposare una M1 che al momento deve ancora dimostrare di essere tornata la splendida moto in grado di vincere costantemente con qualsiasi pilota in sella. 

Resta dunque un'altra ipotesi sul tavolo, ovvero quella rappresentata da Gresini Racing. Paolo Ciabatti ha confermato più volte che avere otto Ducati in pista non è uno scenario plausibile nel lungo periodo, per cui è facile immaginare che le sirene di Yamaha possano funzionare per la squadre faentina se non si dovesse raggiungere un accordo con VR46 che in ogni caso ha un contratto con Ducati valido fino alla fine del 2024. 

L'inizio del 2023 costituirà anche una sorta di ultima chiamata per Morbidelli, che deve assolutamente tornare ai livelli che gli competono. Se non dovesse riuscirci nelle prime gare, è facile immaginare che Jarvis inizi a valutare alternative e soprattutto che voglia 'fermare' qualche pilota in grado di esprimersi su livelli simili a quelli di Quartararo. Resta in ognicaso plausibile uno scenario che vede Toprak Razgatlioglu pronto a passare armi e bagagli in MotoGP e viste le dichiarazioni del turco nel passato recente, l'unica destinazione possibile sarebbe proprio il Team Factory Yamaha. 

Resta una considerazione, piuttosto importante da fare: la Yamaha ha assolutamente bisogno di trovare un team satellite per il prossimo anno. Lin Jarvis può anche dire che, se non troverà l'occasione, che aspetterà la fine del 2024. Ma così facendo perderà appunto l'occasione di avere un vivaio e di poter mettere sotto contratto giovani piloti. Una situazione francamente inaccettabile per la casa di Iwata.


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