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MotoGP, GP di Sepang: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Bagnaia vince, Bastianini ci prova, Quarartarato rimanda la festa, in Ducati vanno in confusione nel box e sulle tribune

MotoGP: GP di Sepang: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Lo passa, non lo passa, ma se lo passa poi scappa, e invece resta, e l’altro ripassa. La situazione non era di facile comprensione, nel dubbio in Ducati hanno esposto una tabella con il nome di Bagnaia, al limite fra l’incitamento e l’avvertimento. Pecco e Bastianini hanno dimostrato di avere nervi più freddi di chi era al box: nessuna frittata, né biscotti o altre metafore culinarie.

Quartararo ha fatto festa rimandando quella altrui, anche se di poco. Tutti contenti, compreso Tony Arbolino.

IL BELLO – Comunque vada, è già stato un successo. Se a Valencia ci saranno solo Bagnaia e Quartararo ancora in lotta per il titolo è perché sono i migliori. Sbagliano, sprecano, si complicano da soli la vita, ma quando è il momento di mettersi in gioco ci sono. Il campione (quasi) uscente Fabio e il campione (quasi) entrante Pecco: è merito loro se questo campionato è così bello.

IL BRUTTO – Il melodramma è nato a Firenze nel XVI secolo, ma è merito di Ducati averlo esportato in Malesia nel 2022. Conciliaboli, rincorse frenetiche tra box e muretto, vestiti rossi e tabelle di segnalazione o suggerimenti (questo non si è ancora capito). Coreografia e scenografia funzionano, meno il copione. L’unico risultato è mettere in dubbio la forza del proprio campione che dalla moto (fortuna sua) si è perso lo spettacolo.

IL CATTIVO – Non sarà contro il regolamento, sicuramente è contro il buongusto. Passi ancora quando sono i ragazzi della Moto3 a dilettarsi con il gioco delle scie, ma quando sono i più anziani colleghi della MotoGP a farlo viene da chiedersi se a una certa età non sia ora di smettere con certi giochi. Il rischio è di scadere nel ridicolo.

LA DELUSIONE – Il caldo della Malesia fa venire voglia di vacanze, Aleix Espargarò e l’Aprilia hanno ceduto alla tentazione. Lo spagnolo doveva essere a bordo piscina con la sua moto, in pista una controfigura non troppo convincente. Ora anche il podio in campionato è a rischio ed è un peccato, perché lo meriterebbero.

LA CONFERMA – “Nun me sò rincojonito”: il sangue romano è venuto in soccorso a Franco Morbidelli per il riassunto del suo GP malese. Il dubbio c’era, lui l’ha tolto prima in qualifica e poi in gara (penalità assortite a parte). Una risata non salverà il mondo, ma fa sicuramente bene al morale.

L’ERRORE – Ahi, Ogura! Bastava accontentarsi per ipotecare il titolo, il giapponese ha preferito non farlo e ne ha pagato lo scotto. Le pirotecniche scintille della sua Kalex che strisciava sull’asfalto non nascondevano i punti persi ingenuamente. Augusto Fernandez ringrazia.

LA SORPRESA – ‘Gallina vecchia fa buon brodo’ diceva Valentino Rossi nel 2013. John McPhee è della stessa idea, alla sua penultima gara in Moto3 per raggiunti limiti di età lo scozzese è come un buon whisky della sua terra: migliora con l’età.

IL SORPASSO – Il più discusso è stato quello di Bastianini a Bagnaia a metà gara. Pecco però lo batte con il capolavoro in partenza: da 9° a 2° in meno di 500 metri.

LA CURIOSITA’ – I tifosi malesi sono molto calorosi, ma non troppo ferrati in matematica. A fine gara hanno esposto uno striscione per festeggiare il titolo di Bagnaia, che però non lo aveva vinto. Ormai era fatto e spedirlo a Valencia forse troppo costoso.

IO L’AVEVO DETTO – Aleix Espargarò aveva le idee chiare già il giovedì: “non possiamo lottare per il titolo”. Detto e fatto.

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