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MotoGP, Zarco: "Nakagami oggi ha perso credibilità, servono provvedimenti"

"Al Mugello ero tra quelli che lo vedevano incolpevole per l'incidente con Rins, ma qui ha completamente mancato il punto di staccata. Il podio è stato un regalo, mi ero accontentato del 4° posto"

MotoGP: Zarco:

Johann Zarco oggi è salito sul podio di Barcellona in modo davvero insperato, sfruttando alla grande il clamoroso errore di Aleix Espargarò, che ha iniziato a festeggiare prima del dovuto. Ma per poter approfittare di certe situazioni, devi farti trovare nel posto giusto al momento giusto ed in questo Johann oggi è stato impeccabile. 

Il francese continua ad essere una certezza per la Ducati, costantemente al top e grande uomo di classifica visto che adesso si trova al 4° posto alle spalle di Bastianini, un risultato reso possibile dalla sua grandissima affidabilità in gara. Johann è stato molto critico in conferenza stampa nei confronti del comportamento di Taka Nakagami, che aveva invece difeso al Mugello. 

"E’ stata difficile, Rins era partito molto bene e pensavo che stesse per entrare in curva dall’esterno. Poi ho visto Nakagami arrivare troppo forte, come ha detto Jorge ho pensato che sarebbe andato largo. Ma poi ho visto che ha toccato con la testa la moto di Pecco e sono caduti tutti. Alla fine di questo casino mi sono ritrovato 5°, avevo Pol Espargarò davanti ma l’ho passato subito. Da lì ho cercato di essere veloce e restare al passo con Aleix e Jorge. Fabio stava andando troppo forte, io sapevo di essere l’unico con le gomme dure nel gruppetto e volevo gestirle al meglio, non volevo stressarle troppo. Ho cercato di restare costante, per avere un drop minore, ma in realtà alla fine non riuscivo a stare al passo con Jorge ed Aleix ed ho sentito che stavo perdendo il podio, mi sentivo anche frustrato per questo. Il quarto posto sarebbe stato un buon risultato, ma dopo è arrivato questo regalo. Quando ho visto Aleix, ho pensato che avesse avuto un problema tecnico, poi l’ho visto festeggiare. Ho capito che stava festeggiando prima del dovuto. Io ho cercato solo di restare concentrato, è stato un bel regalo ricevuto in un buon weekend". 

Hai visto bene l'incidente di Nakagami, cosa ne pensi?
"Di lui ne abbiamo parlato in safety Commission ed al Mugello. Rins ci ha interpellati riguardo l’incidente che aveva avuto con Nakagami. Voleva una nostra opinione su cosa fosse successo. Eravamo tutti d’accordo sul fatto che lì Taka non avesse commesso nessun errore e che non meritasse una penalizzazione. Ma siamo tutti d’accordo che Taka a volte è troppo aggressivo nei sorpassi, solo che con quello che ha fatto oggi ha perso tutta la credibilità che gli avevamo dato in Safety Commission. Non so cosa accadrà, ma Taka ha fatto un grosso errore oggi. Ha completamente mancato il punto di staccata, se non fanno niente per le prossime gare, potrebbe fare peggio". 

Quando Aleix si è reso conto che mancava un giro ha ricominciato a spingere, temevi che potesse riprenderti?
"Quando ho visto che aveva rallentato, ho anche pensato che sarebbe potuto tornare in lotta con me se se ne fosse accorto subito. Ma ho visto nei maxischermi a bordo pista che ci ha messo un po’ a capire la situazione. Alla fine stavo soffrendo moltissimo con la gomma dietro, cercavo di essere quanto più dolce possibile. Non sapevo dove fosse, temevo mi raggiungesse. Alla fine avere Martìn come riferimento, mi ha aiutato. Se ci fosse stato solo Aleix fermo davanti a me, magari avrei sbagliato anche io. Invece Jorge ha continuato a spingere, ed ho pensato ‘ok, devo continuare a spingere!’. In quel momento ho perso un attimo la concentrazione, poi l’ho recuperata e sono salito sul podio". 

Ma a te è mai capitata una cosa del genere nella tua carriera, come fai a capire che la gara è finita?
"Non guardiamo tutto il tempo i giri che mancano, ma alla fine di solito lo facciamo. Abbiamo il tempo di farlo, qualche volta quando sei in lotta non riesci a vedere la bandiera a scacchi. Alla fine, di solito la vedi. Oggi sapevamo di essere all’ultimo giro, alla fine quanto accaduto è stata una sorpresa, lo ripeto. Una grande sorpresa. A me, per fortuna, non è mai capitato di fare un errore del genere". 


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