Tu sei qui

MotoGP, Zarco: "due francesi sul podio, è bello condividerlo con un amico"

"Sto lavorando sulla frenata, non è cosa di poco conto: se lo si moltiplica per quindici curve e per ogni giro, diventa un margine importante. Quando la Ducati incrocerà i dati delle otto moto cominceremo a vedere più Ducati sul podio"

MotoGP: Zarco: "due francesi sul podio, è bello condividerlo con un amico"

Share


Il francese Johann Zarco, che nella giornata di ieri aveva segnato il miglior tempo conquistando anche la pole, ha conquistato il secondo gradino del podio sul circuito portoghese, dietro ad un imprendibile Quartararo che oggi ha imposto il suo passo gara sin dai primi giri. Un podio non facile, aiutato indirettamente dal sorpasso azzardato di Miller che ha causato l'uscita dai giochi di uno dei grandi favoriti della giornata, lo spagnolo Joan Mir. Ora il francese del team Pramac è quinto in classifica con 51 punti, a 10 punti di distacco dal precedente leader del mondiale Bastianini, a riprova di quanto la classifica in questo campionato sia in continuo cambiamento.

"Non è stata una gara facile, pur partendo dalla prima fila - ci racconta il pilota francese - ho provato a tenere il passo di Fabio, ma non ne avevo abbastanza. Ho fatto un ultimo tentativo anche nell'ultimo giro ma sono comunque soddisfatto di questi 20 punti".

L'opinione diffusa è che i circuiti europei consolideranno con più chiarezza il livello delle moto e dei piloti in questo campionato, eppure qui a Portimao abbiamo avuto delle condizioni difficili che hanno portato ad una gara altrettanto particolare. Quali sono le tue aspettative per la gara di Jerez?
"Da un lato è vero che nelle gare europee probabilmente cominceremo a vedere chi saranno i piloti più costanti in termini di risultati, ma dall'altro penso che questo sia un campionato davvero particolare, molto competitivo, in cui tutti hanno la possibilità di poter fare bene, ed anche le moto sono tutte ad un altissimo livello tecnico quest'anno. Non pensavo di riuscire ad ottenere un buon risultato qui in queste condizioni, eppure eccome qui, quindi penso che nelle prossime gare continueremo a vedere questo livello di competitività. Oggi Fabio ha saputo dimostrare di avere le qualità del pilota che avevamo già visto lo scorso anno, la capacità di imporsi e di mantenere il suo passo costante, in gara ne aveva più di tutti. Per quanto riguarda me, l'anno scorso ottenemmo un buon risultato qui a Portimao, un successo che siamo riusciti a replicare quest'anno, ma credo anche che gara dopo gara, incrociando i dati tra le varie Ducati, essendocene otto in pista, cominceremo a vedere sempre più Ducati sul podio".

E' la seconda volta quest'anno che due piloti francesi finiscono assieme sul podio. L'ultima volta è stato in Qatar. Cosa ne pensi?
"Penso sia bello condividere il podio con un amico oltre che un rivale, e comunque il secondo posto è un ottimo risultato. Bisogna ammettere però che è più merito di Fabio che mio, di solito è lui a essere lodato dai media francesi, ed io gli faccio da accompagnatore - scherza con noi Johann - ma è comunque qualcosa di cui andar fieri per la nostra nazione, senza dubbio! Come dissi anche lo scorso anno, abbiamo dieci anni di differenza, e vedere vincere un francese, anche se non si tratta di me, facendo un passo indietro e guardando alla cosa in prospettiva è un ottimo segnale per la Francia. In fondo in griglia ci siamo solo noi due, a fronte di una marea di piloti spagnoli ed italiani. Quindi quando otteniamo un risultato del genere c'è da essere ancora più contenti. Fabio oggi ha avuto un passo incredibile, quindi anche quando non ottengo lo stesso risultato, se lui lo ottiene non posso che sentirmi in parte soddisfatto anche io".

Citi spesso come l'analisi dei dati delle altre Ducati ti stia migliorando come pilota. In che modo ti senti migliorato quest'anno?
"In questo momento sto cercando di migliorare molto la frenata, il punto forte della Ducati di Bagnaia lo scorso anno, e sento di stare migliorando. Analizzando i dati, sembra un margine di miglioramento di poco conto, ma se lo si moltiplica per quindici curve e per ogni giro, diventa un margine di miglioramento da non sottovalutare" ha poi concluso il pilota francese.

Articoli che potrebbero interessarti