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MotoGP, Bagnaia: "Stoner pensa come un pilota, riesce a entrare nella tua testa"

"Sarebbe un bel regalo da parte di Ducati averlo come coach. Valentino è preoccupato per mia scelta di gomme? Non userò la dura all'anteriore!"

MotoGP: Bagnaia: "Stoner pensa come un pilota, riesce a entrare nella tua testa"

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Bagnaia sta arricchendo velocemente la sua collezione di orologi per la pole position, oggi ne ha ricevuto un altro a Portimao ed è il 5° di fila che si porta a casa. Un ottimo lavoro, impreziosito dal 2° posto di Miller, il migliore risultato possibile per la Ducati che punta ai titoli costruttori e squadre. Pecco sa di avere un’occasione d’oro per dimenticare la caduta di Misano.

Sono molto contento, fin dal primo turno mi sono divertito molto e mi sento bene sulla mia Desmosedici - ha spiegato - Abbiamo lavorato bene e ora sono veloce anche nell’ultimo settore della pista, dove soffrivo”.

Sembra che l’effetto Stoner stia funzionando. L’australiano si è messo al servizio di Bagnaia e Miller e sembra che il ruolo di coach gli calzi a pennello.

Sarebbe un bel regalo da parte di Ducati se lo avessimo il prossimo anno - il desiderio del piemontese - Avere un diverso punto di vista è utile, soprattutto quello di una leggenda come Casey. In questo momento non abbiamo un coach, ma aiuta molto.

Stoner ha preso sul serio il suo ruolo e i due ducatisti lo hanno ringraziato.

Con i suoi consigli mi ha aiutato a migliorare nell’ultima curva - ha spiegato Pecco - La cosa più bella è il suo approccio, ha ancora la mentalità del pilota e riesce a entrare nello nostra testa per capire meglio la situazione. Inoltre è stato a bordo pista e ci ha spiegato cosa fanno di diverso da noi gli altri piloti”.

Bagnaia, oltre ai consigli di Stoner, può contare anche su quelli di Valentino, che si è detto preoccupato quando pensa a quale gomme possa scegliere il suo allievo. Anche Rossi sarebbe libero il prossimo anno.

Allora chiederò anche a Valentino di essere il mio coach - ha sorriso Pecco - Scherzi a parte, se a Misano fossi caduto al primo o al secondo giro sarebbe stata sicuramente colpa della gomma, ma è successo alla fine. Comunque domani la scelta sarà più facile, all’anteriore è obbligata, non c’è nulla di pericoloso”.

Il ducatista sarà comunque attento per non commettere altri errori.

Giuro che non monterò la gomma dura all’anteriore! - ha continuato a scherzare - Semmai la scelta è aperta al posteriore, perché sono stato veloce sia con la dura che con la media in FP4. Ora gli ingegneri stanno studiando i dati per capire quale sarà la migliore. Alla dura serve più tempo per entrare in temperatura ma ti permette di spingere maggiormente, la media deve essere gestita ma aveva funzionato bene nella gara di aprile. Qualunque sia la scelta, sono sicuro che sarò competitivo”.

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