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MotoGP, Rossi: "Fare una gara sprint in Moto3 è come giocare alla roulette russa"

"Una scelta sbagliata. La situazione è fuori controllo, giusto sospendere i piloti. La mia gara? Una delle più dure, bisogna essere allenati e giovani, la prima cosa posso farla ma la seconda è più difficile"

MotoGP: Rossi:

Ancora una volta si è sfiorata una tragedia, ancora una volta è successo in Moto3. Il terribile incidente causato da Oncu in pieno rettilineo che ha visto coinvolti Alcoba, Migno e Acosta ha lasciato tutti con il fiato sospeso. Nessuno vorrebbe mai vedere certe immagini, Valentino Rossi per primo.

Non voglio puntare il dito contro un pilota in particolare, ma sospenderlo per due gare è il minimo che dovevano fare. C’era bisogno di un provvedimento serio perché la situazione è completamente fuori controllo” l'opinione del Dottore.

Analizziamo quello che è successo.
Innanzitutto fare una gara di 5 giri in Moto3 è come giocare alla roulette russa, hanno sbagliato a prendere quella decisione. Oncu ha cambiato traiettoria in rettilineo sapendo di avere un altro pilota al suo fianco e ha causato un incidente potenzialmente mortale, mi sono spaventato molto, non solo perché era coinvolto anche Migno, e siamo stati fortunati che nessuno si sia fatto male. Le cose devono cambiare prima che accada qualcosa di brutto. Il motociclismo è uno sport pericoloso e lo diventa ancora di più con certi atteggiamenti, bisogna avere rispetto per se stessi e per i propri rivali perché si gioca con la vita dei giovani”.

La Direzione Gara cosa avrebbe dovuto fare?
Cercare di non fermare la corse con la bandiera rossa, una gara sprinti in Moto3 è sbagliata. I piloti sono già fuori controllo durante una gara normale, immaginatevi in una di 5 giri. La cosa più grave è il comportamento che tengono, sono matti, fin da piccoli gli insegnano a essere più che aggressivi. Da troppo tempo diciamo che non si può cambiare traiettoria in rettilineo, c’era bisogno di un provvedimento serio”.

La penalizzazione a Oncu è giusta?
Sospenderlo per 2 Gran Premi lo è, se gli togli solo qualche posizione poi il pilota lo rifa, se sta per due settimane a casa a guardare la gare in TV ci pensa. Alla fine i piloti più pericolosi sono sempre gli stessi, chi guarda la Moto3  lo sa, quindi bisogna partire da lì. Se squalifiche un pilota per due gare e lui fa nuovamente qualcosa di pericoloso, allora lo lasci a casa per 5. Bisogna educare quelli che sono sempre sopra le righe.

Parliamo ora della tua gara, come la giudichi?
Alla fine è stata discreta considerando la mia velocità, sono riuscito a essere veloce e costante, a prendere un punto. Ho fatto bene a montare la gomme media al posteriore, la morbida non mi piaceva e ho deciso di andare per la mia strada. Il problema è che non sono stato abbastanza competitivo, speravo di andare più forte”.

È stata dura?
Dal punto di vista fisico è stata una delle gare più difficili della mia carriera: faceva caldissimo e questa è una pista tosta, con tante buche, cambi di direzione e frenate impegnativi. Per guidare le MotoGP di oggi devi essere in piena forma e molto giovane, per il primo aspetto posso provarci mentre il secondo per me è più difficile (ride)”.


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