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MotoGP, Morbidelli: "Dopo il warm up non pensavo di poter correre"

"Questa mattina faticavo a tirare su la moto, credevo di non poter compiere tutta la distanza di gara. Adesso cercherò di migliorare la condizione fisica, importante riprendere gli automatismi"

MotoGP: Morbidelli: "Dopo il warm up non pensavo di poter correre"

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Ieri pomeriggio, Franco Morbidelli aveva dichiarato apertamente che la contesa di rientro si sarebbe rivelata in salita, una tesi confermata dalla prestazione odierna al Misano World Circuit Marco Simoncelli, in cui non è andato oltre la 18esima posizione a oltre 30 secondi dal vincitore Francesco Bagnaia. Malgrado l'esito finale non sia in linea con le aspettative, il distacco non rappresenta la reale impresa sportiva compiuta dal neo-portacolori dello squadrone ufficiale Monster Energy Yamaha, (seppur attraverso qualche doveroso "aiutino") in grado di percorrere l'intera distanza di gara sul passo del 1'33. Insomma, da buon leone qual è, di alzare bandiera bianca tra le mura casalinghe proprio non ne aveva voglia.

"Al termine del warm up non mi sentivo sicuro di prendere parte alla gara perché facevo fatica a tirare su la M1 dopo appena otto giri, come pensavo di poterne fare 27? - ha ammesso - grazie all'adrenalina e agli antidolorifici è stato possibile, oltretutto tenendo un ritmo costante e giungendo a ridosso di Rossi. Mi ritengo soddisfatto, fino a due settimane fa non riuscivo assolutamente a guidare una moto di serie, figuriamoci una MotoGP".

La tre giorni sull'ex impianto di Santa Monica si è tradotta in un iniziale quanto importante banco di prova per prendere dimestichezza con la quattro cilindri giapponese nella sua versione 2021, maggiormente aggiornata in confronto al modello antecedente utilizzato all'interno del Team Petronas SRT sino al GP del Sachsenring.

"Ho potuto proseguire lo studio del nuovo pacchetto tecnico, sappiamo di avere ancora del margine di crescita, specialmente in termini di set up. Cercherò di incrementare la forma fisica, però senza forzare in modo eccessivo, step by step. Non avevo prefissato alcun tipo di obbiettivo, mi ritengo un pilota lungimirante in base a come si presentano le situazioni. Se ottengo un buon risultato allora festeggio, altrimenti mi rimbocco le maniche nella speranza di migliorare".

In attesa della prossima trasferta in quel di Austin, oggigiorno la master class del Motomondiale ha raggiunto un tale livello di competitività che rende una grana di rilievo lo stare lontano dai circuiti per troppo tempo, tre mesi esatti nel caso specifico del Campione 2017 della Moto2. 

"Questo week-end l'aspetto fondamentale era tornare agli automatismi precedenti che si rischia di perdere nell'eventualità di uno stop prolungato. So benissimo che la posizione non è eccellente, tuttavia, la concorrenza è agguerrita e reputo arduo essere della partita fin da subito vista la mia condizione attuale, quindi sono felice", ha concluso.

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