Tu sei qui

MotoGP, Pernat: "Pedrosa e Guintoli hanno salvato KTM e Suzuki"

FAST BY PROSECCO DOC - "Ormai i collaudatori in MotoGP sono diventati fondamentali, loro hanno fatto un grande lavoro. Mir con la vittoria di Valencia ha zittito tutti, si merita il titolo" VIDEO with ENG Subtitles

Iscriviti al nostro canale YouTube

Il Gran Premio d'Europa a Valencia ha aperto il trittico che chiuderà la stagione MotoGP 2020. Joan Mir ha finalmente raccolto un meritatissimo trionfo, afferrando a piene mani un titolo che ormai difficilmente potrebbe perdere nelle ultime due tappe del campionato. La matematica terrebbe ancora in gioco Rins, Quartararo, Vinales, Morbidelli e Dovizioso. Ma ormai appare chiaro che la Suzuki stia giocando una partita diversa rispetto a tutti i rivali.

Il nostro Carlo Pernat si è meritato un paio di bicchieri di Prosecco DOC dopo il Gran Premio ed ha spiegato il suo punto di vista sull'ottimo stato di forma della Suzuki ed anche della KTM, che con Pol Espargarò ha raccolto un altro podio confermando una grande crescita della moto austriaca. 

"Ragazzi, oggi penso che sia stato il Gran Premio della svolta qui a Valencia. Devo dire che oggi la Suzuki ha dimostrato di essere veramente la moto più completa e con i piloti più forti del momento. Non c’è niente da dire. Vorrei puntualizzare addirittura che la Suzuki con due moto è in testa al campionato costruttori ed ha il team in testa al mondiale. Essere in questa situazione correndo con due moto, rispetto agli altri che ne hanno minimo quattro, la Ducati ad esempio ne ha sei, significa che è un’impresa ancora più eclatante e importante".

La vittoria di tappa di Mir toglie anche un peso allo spagnolo. 

"Avevano accusato in generale Mir di poter vincere il mondiale senza vincere un Gran Premio. Pare che la risposta l’abbia data secca. Ha vinto alla grande. Rins, anche se non lo dice che è arrivato lungo, l’ha fatto passare…secondo me, facciamo finta di crederci che sia arrivato lungo. Questo significa che l’ambiente di Suzuki creato da Davide Brivio è un ottimo ambiente e si meritano veramente questo mondiale. Mir è un gran bel pilota. Cosa ha fatto Mir? Credevo che giovane come è andasse un pochino diciamo nel pallone. Assolutamente non è successo".

Per una Suzuki che gode, c'è stata una Yamaha che ha vissuto un incubo. 

"Nel pallone è andata completamente la Yamaha, che ha fatto un anno disastroso. Io non ricordo un’annata così disastrosa della Casa dei tre diapason. Un altro motore rotto a Valentino, Vinales che è partito dalla pitlane. Quartararo non c’è più con la testa, Morbidelli ha giocato il jolly, ha fatto bene, ma non c’è niente da fare. Io li capisco anche i piloti. Quando hai una moto dove i motori si rompono, hai problemi grossi, i piloti si sfiduciano".

Un problema quello della fiducia dei piloti, che riguarda anche la Ducati.

"Questo è quello che succede poi alla Ducati. La Ducati ha un Dovizioso completamente sfiduciato, c’è un Bagnaia evaporato. Sembrava avesse preso in mano la moto, adesso cade sempre. Sicuramente aver corso al caldo a luglio, con 40° e al freddo a novembre, non aiuta la Ducati. Perché sappiamo che quando ci sono certe temperature questa moto soffre, e anche queste gomme gli hanno dato sicuramente degli aspetti negativi per la stagione. Una stagione da dimenticare".

Continua invece la crescita della KTM e di meriti sono tutti di Pedrosa per il nostro Pernat. 

"Cresce molto la KTM, ma grazie a chi? Grazie a Pedrosa. Oggi l’importanza dei collaudatori è una cosa predominante. La Suzuki ha cambiato registro da quando il collaudatore è diventato Sylvain Guintoli. Un ottimo pilota che ha vinto il campionato del mondo SBK e sa cosa vuol dire fare una moto. La KTM da quando ha fatto il salto di qualità? Da quando Pedrosa ha preso in mano questa moto e con tantissimi test l’ha portata ad essere una moto supercompetitiva. Probabilmente alla KTM oggi manca il pilota vincente. Pol Espargarò non lo è, ma il prossimo anno va in HRC".

Gara opaca proprio per i piloti della HRC, con il solo Nakagami a confermarsi concreto.

"Honda oggi purtroppo, aldilà di Nakagami, ha preso un po’ un cappottino. Perché Alex Marquez è caduto per la seconda volta e questo non va bene nel percorso di crescita, e Nakagami se non buttava via probabilmente la gara di Aragon, forse sarebbe anche secondo in classifica. Dobbiamo dire bravo a questo pilota che abbiamo sempre sottovalutato. Sfortunata l’Aprilia, ha fatto delle buone prove, però poi in gara c’è sempre qualcosa che non va. Questa volta l’errore l’ha fatto Aleix Espargarò. Credo che il mondiale ormai sia targato azzurro Suzuki". 

Articoli che potrebbero interessarti