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MotoGP, Lorenzo: "Una caduta a 200 Km/h, mi sono spaventato"

Solo una brutta botta per Jorge: "ho potuto continuare il test, Honda mi ha stupito per la velocità con cui ha portato quello che avevo chiesto"

MotoGP: Lorenzo: "Una caduta a 200 Km/h, mi sono spaventato"

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Quello di oggi a Barcellona avrebbe dovuto essere un test importante per Lorenzo, a cui la Honda aveva promesso aggiornamenti dopo il viaggio in Giappone la scorsa settimana. Purtroppo la giornata è iniziata nel peggiore dei modi per il maiorchino, caduto a circa 200 Km/h alla curva 9 nella mattinata.

Non sono stato disarcionato dalla moto, ho perso l’anteriore in ingresso ad altissima velocità - racconta - In questa pista, in alcuni punti, le vie di fuga non sono sufficienti e infatti ho sbattuto contro l’air fence, la moto ha addirittura scavalcato le barriere. All’inizio mi sono spaventato, perché sentivo un grande dolore alla schiena. Avrei potuto farmi molto male.

Ora come stai?
Sento dolore in tutto il corpo, ho sbattuto il gomito e il piede sinistro. Non ho nulla di rotto, sono anche riuscito a continuare i test, ma avevo male e giravo un secondo più lento rispetto a prima”.

Sei sempre stato un pilota che sbaglia poco, ora invece cadi molto. Perché?
Non c’è nulla di cui essere allarmati, semplicemente mi manca esperienza sulla Honda. L’anteriore è il punto più critico della moto e capita di andare a terra”.

Sei comunque riuscito a completare il piano di lavoro?
Innanzitutto devo dire che Honda mi ha sorpreso per la velocità in cui è riuscita a realizzare gli aggiornamenti che avevo chiesto. Era importante dare delle indicazioni agli ingegneri, ho continuato a provare delle parti per migliorare l’ergonomia e altri piccoli particolari”.

Hai potuto guidare anche il prototipo 2020?
No, avevo solo alcune parti per il prossimo anno. Però Nakagami ha provato la moto 2019 e ora abbiamo più informazioni. In generale la moto attuale è migliore di quella dello scorso anno, ma per quanto riguarda l’entrata in curva è più problematica. Per il prossimo anno l’obiettivo è fare una moto senza punti deboli”.

In Ducati la staccata era diventata uno dei tuoi punti di forza, ora cosa succede?
La Ducati è una moto molto stabile in frenata, la Honda è diversa. Sto capendo come guidarla e ieri in gara avevo maggiore fiducia, anche se è durata meno di quanto volessi (sorride)”.

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