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MotoGP, Al Sachsenring Iannone beffa Marquez nella FP1

Miglior tempo del pilota Suzuki che batte la Honda numero 93 negli ultimi minuti, Rossi è 3° con la Yamaha. 5° Dovi su Ducati, 6° Petrucci

MotoGP: Al Sachsenring Iannone beffa Marquez nella FP1

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Andrea Iannone smentisce chi vedeva il titolo della FP1 del Sachsenring dedicato a Marc Marquez, assoluto dominatore del Gran Premio di Germania dal suo debutto in MotoGP del 2013 sino all’edizione scorsa.

Invece no: l’abruzzese del team Suzuki Ecstar porta la GSX-RR ufficiale in cima alla lista dei cronologici, grazie al suo 1'21”442, inarrivabile proprio dal numero 93, che non ha saputo sfruttare come l’italiano la gomma Michelin morbida asimmetrica, voluta dalla casa francese. che ha considerato le alte temperature registrate nelle numerose curve a sinistra.

Il numero 29 è stato efficace anche nella insidiosa e traditrice destrorsa Waterfall, che nel passato ha contato più di una caduta; il catalano Campione in carica patisce un gap di 390 millesimi, non pochi se consideriamo un ipotetico passo gara.

In terza posizione ecco Valentino Rossi, che ha siglato un tempo più lento di circa mezzo secondo rispetto alla Suzuki, uscendo dal garage Yamaha con la seconda M1 ufficiale: la prima M1 numero 46 è stata passata al setaccio dalla flotta di tecnici giapponesi presenti in Germania, al lavoro soprattutto sulla nuova gestione elettronica del controllo di trazione.

La M1 di Vinales è a circa sette decimi dalla vetta, ed anche Maverick ha giovato di alcune evoluzioni portate dalla Casa di Iwata in pista; Andrea Dovizioso è quinto con la miglior Desmosedici del lotto, ferma però a otto decimi di ritardo dalla Suzuki. La Ducati del Dovi era dotata dei supporti in carbonio applicati al telaio.

Danilo Petrucci inizia la tre giorni tedesca con il sesto tempo sulla Ducati Pramac, seguito dal compagno di colori Jack Miller; Jorge Lorenzo non ha usato la moto coi supporti in carbonio, ma aveva ulteriori modifiche ed evoluzioni al serbatoio ed al piano di seduta della sua Desmosedici numero 99, all’ottavo posto nella lista dei tempi.

Aprilia RS-GP nona in classifica con il britannico Scott Redding, partente dalla MotoGP, con un probabile futuro nelle vesti di collaudatore o, seconda soluzione, in Superbike. Decimo Johann Zarco con la M1 Tech3, nono al traguardo nel Gran Premio di Germania 2017; il francese vorrebbe ripetere le prestazioni dell'ex compagno di squadra Jonas Folger - assente - ma, per ora, non ci riesce. Undicesimo il giapponese Nakagami con la Honda LCR, rookie MotoGP 2018.

Caduta alla Curva Omega per Alex Rins, dodicesimo con la seconda Suzuki in pista, scivolato anche Bautista in staccata dopo il rettilineo dei box ed alla fine tredicesimo. L’addio di Dani Pedrosa di ieri non fa decollare le prestazioni del numero 26, quattordicesimo con la Honda HRC, quindicesima l'Aprilia di Aleix Espargarò, a terra anche Tito Rabat con un ruzzolone nella sabbia in curva 12

Le due KTM ufficiali di Bradley Smith e di Pol Espargarò precedono Cal Crutchlow, diciannovesimo ed in difficoltà, che non ama il toboga tedesco. Franco Morbidelli ha ottenuto il benestare dalla commissione medica e finisce il turno ventiduesimo: nonostante il fresco infortunio, il dolore ed il tutore speciale che lo aiuta nella guida, il pilota Marc VDS ha fatto meglio di Abraham, della wild card Mika Kallio sulla terza KTM e del costantemente ultimo Xavier Simeon.

 

 

 

 

 

 

 

 

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