È partito a razzo, prendendo la testa della corsa, come già accaduto in altre occasioni, ma poi si è fatto risucchiare dal gruppo, finendo al sesto posto. Un Gran Premio di Francia amaro per Jorge Lorenzo, il cui risultato ha la sensazione di un’ennesima occasione buttata al vento.
“Sono riuscito a partire forte come Jerez , riuscendo tra l’altro ha ottenere un vantaggio importante – ha esordito il 99 - purtroppo alla prima curva ho rischiato di finire a terra, dato che sono arrivato a 250 km/h e gli altri piloti erano molto più staccati”.
Ci si chiede quale sia l’ostacolo da superare per il maiorchino.
“Il fatto è che dopo cinque o sei giri non riesco a guidare in modo lucido e sereno, mantenendo la mente fredda - ha svelato - la nuova Ducati ha un’ergonomia diversa rispetto a quella precedente, di conseguenza è molto più impegnativa e stancante”.
Lorenzo non vuole però saperne di arrendersi.
“Con le novità introdotte a Jerez riesco ad essere più veloce –ha ricordato - purtroppo però non sono riuscito a risolvere gli altri problemi, spero di farlo nei prossimi test di Barcellona”.
Il 99 tiene a tenere alto il morale.
“Nel paddock tutti sanno chi sono, i risultati conseguiti negli anni e i titoli mondiali vinti – ha sottolineato – al momento sto soffrendo con la Ducati, però l’unica cosa che possiamo fare è lavorare per migliorare e trovare una soluzione. Di sicuro la GP18 è cresciuta dopo le prime gare del Campionato”.
Qualcuno si chiede infine se è meglio cambiare strategia.
“Non è quello il problema – ha concluso Lorenzo - come ho detto bisogna soltanto lavorare tutti insieme e crederci”.