I test di Losail rappresentavano l’ultima occasione per affilare le armi in vista dell’inizio del Mondiale e Franco Morbidelli si sente pronto alla sfida. Nell’ultima giornata il romano di Tavullia si è rivelato il migliore tra i rookie, mettendo addirittura nel mirino la top ten.
“Sono entusiasta del test e di tutta la preseason – ha esordito l’alfiere Marc VDS – in questi mesi ho capito che la moto non è facile da approcciare, ma abbiamo lavorato nel verso giusto, guidando correttamente e migliorando la Honda, senza apportare troppe modifiche. Questo è senza dubbio importante in vista del Campionato”.
Ovviamente ci sono particolari che piacciono e altri da rivedere.
“Devo dire che la frenata e l’uscita di curva sono gli aspetti più complicati, mentre la guida in rettilineo è forse quello più semplice (sorride)”.
Per imparare a guidare una MotoGP, finire a terra sembra essere d’obbligo.
“Marc ci ha insegnato questo – ha sottolineato col sorriso Morbidelli – cadere è normale se voglio imparare velocemente a capire la moto e trovare il limite. In Moto2 non ero un pilota che finiva tanto a terra – ha ricordato - ma in MotoGP per capire il potenziale serve questo”.
In questi mesi Franco sta anche studiando i dati di Pedrosa e Marquez.
“Di sicuro i loro dati sono una benedizione per me – ha spiegato – è come leggere la bibbia del motociclismo. Ovviamente prendo spunto anche da Valentino, con lui trascorro sempre tanto tempo, a tal punto da vivere quasi assieme (scherza). Quest’anno saremo rivali, ma rimaniamo comunque amici”.
L’ultima battuta riguarda invece le gomme.
“Con lo pneumatico soft usato inizialmente mi trovavo meglio rispetto a quello nuovo, oggi però sono riuscito a essere competitivo. Anche per quanto riguarda l’impennamento della moto abbiamo compiuto un passo avanti. Sono quindi felice e pronto alla sfida”.