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MotoGP, Rossi: spero in qualcosa di miracoloso

Valentino scherza sulle sue difficoltà, poi spiega: "non abbiamo ancora capito come sfruttare al massimo la nuova moto"

MotoGP: Rossi: spero in qualcosa di miracoloso

Valentino in questo momento è l’altra faccia della Yamaha, quella sbagliata. Perché mentre Vinales si avvia nella sua marcia trionfale negli ultimi test in Qatar, Rossi si trovava a metà classifica, incapace a ripetere le buone prestazioni di ieri.

La M1, da sempre buon amica, si è dimostrata riottosa nelle sue mani e l’11° tempo ne è una conferma.

Oggi ho fatto più fatica e sono stato più lento, il setting che avevo usato ieri non mi ha permesso di così veloce. Le condizioni della pista erano cambiate, c’era più sabbia”.

Il Dottore cerca una risposta, ma non riesce a trovarla.

In realtà non abbiamo capito bene cosa serve per fare andare forte questa moto - ammette- Delle volte riusciamo a andare meglio, come ieri, in altre facciamo più fatica, come oggi. Non ci resta che guardare i dati, ci confronteremo e cercheremo di capire meglio come procedere”.

Intanto Maverick si allontana sempre di più e Valentino non cerca scuse.

Nel mio giro veloce ho trovato Vinales, l’ho preso nell’unico giro in cui andava piano - scherza - Forse avrei potuto essere un paio di decimi più veloce, ma rifare il tempo di ieri sarebbe stato difficile”.

Valentino non ha provato neanche a fare una simulazione di gara.

Sapevo di non essere abbastanza veloce sul passo, non riuscivo a guidare bene - spiega - Vinales invece è andato forte, probabilmente ha circa 8 decimi di margine su di me. No, non è stata una giornata molto positiva”.

Il problema è che era l’ultima dei test invernali e ora il tempo stringe.

Spero che in queste due settimane che succeda qualcosa di miracoloso, oppure potrei dare un’altra risposta: sappiamo benissimo cosa fare ma abbiamo voluto nasconderci - ride - La verità è che la M1 2017 è una moto diversa  dalla precedente e non abbiamo ancora capito come farla funzionare al massimo”.

Intanto brilla anche il debuttante Folger, con la vecchia M1.

Nelle nostre prove con quella moto eravamo preoccupati per il degrado della gomma, però Folger è stato molto forte sul passo con la moto 2016.  Ma non si può tornare indietro, non facciamo più in tempo”, l’unica sicurezza.


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