Aleix Espargarò ha avuto il primo assaggio di competizioni in veste di collaudatore sulla Honda, ma le sensazioni provate in pista nel sabato di Jerez non sembrano aver diradato la coltre di dubbi che frena i progressi della casa nipponica. Il principale degli indiziati, le vibrazioni, a detta dello spagnolo potrebbero quindi aver frenato le aspirazioni di podio dei piloti Honda. Domani la gara sulla lunga distanza potrebbe dire qualcosa di nuovo, in attesa del lunedì' di test, forse il vero momento in cui lo spagnolo potrà mettere a frutto la propria esperienza di sviluppo come fece in passato sull'Aprilia.
"Mi aspettavo qualcosa in più, di essere un poco più competitivo - ammette Aleix - ma abbiamo avuto dei problemi in qualifica ed ho potuto utilizzare una sola moto, sono riuscito a fare un solo giro veloce, penso che la Q2 fosse alla nostra portata. Nella sprint, a Jerez è davvero difficile sorpassare, così sono rimasto bloccato dietro alla Yamaha, non c'era nulla che potessi fare. Il problema maggiore però sono state le vibrazioni, è incredibile quanto tempo al giro si perda solo con quelle. Oggi Joan ha fatto una bella gara, anche se non ha brillato, ma quando riusciremo a capire come risolvere questo problema, potremo tornare a lottare per il podio".
A cosa pensi siano dovute?
"Sembra che con l'alzarsi delle temperature con la morbida il problema peggiori. Si presenta sopratutto in ingresso curva, questo obbliga a cambiare le traiettorie, il che non è il modo ottimale di guidare. Questa mattina Joan Mir ha girato sul 36 basso ma le temperature stamattina erano diverse. Ieri ho analizzato molti video e sembra che ingresso curva la coda inizi a vibrare. Le vibrazioni vengono dalla moto, forse dal motore, e se la mescola è molto calda questo le amplifica. E' incredibile come Zarco e Mir possano essere veloci con queste vibrazioni, non possiamo continuare così".
Rispetto al passato, come hai vissuto questo sabato di qualifiche e sprint?
"E' la prima volta nella mia carriera che ho avuto queste sensazioni. Non avevo la solita pressione della gara, ovviamente ho spinto, ero felice in griglia, in passato un posto che odiavo, il posto peggiore sulla terra, ma oggi invece ero tranquillo. Mi piace il mio lavoro, ma quello di cercare il podio ora è compito degli altri piloti Honda".
Cosa ti ha colpito di più di questo weekend fino ad ora?
"Non molte cose, bene o male il campionato è rimasto quello che ho lasciato lo scorso anno. Ducati è al vertice, la Honda è la casa che è migliorata di più, ma il livello è veramente alto. La pole di Quartararo è stata incredibile, sono davvero felice per Fabio, che è stato competitivo qui a Jerez anche in passato".