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MotoGP, Bagnaia: "Non mi metto sotto esame, ho il potenziale per lottare con Marquez"

"Voglio che mi si giudichi solamente per il mio valore in campo, si dà troppa importanza ai social. Ho una novità per le Sprint". Poi scherza: "Marc il re della Ducati? Logico per la sua età!"

MotoGP: Bagnaia:

L’Andalusia evoca solo buoni ricordi a Bagnaia, che a Jerez ha vinto le ultime tre edizioni dei GP. È una pista amica, quella giusta sulla carta per uscire dalle difficoltà che non gli hanno permesso di esprimersi al meglio in questo inizio di 2025. Pecco sa che quello fatto fino a ora non basta, soprattutto contro un Marc Marquez tornato in modalità cannibale, molto simile a quella sfoggiata nei suoi giorni migliori.

“È sempre bello tornare in Europa, ti senti più a casa e mi piace molto - sorride Bagnaia - Fortunatamente, questo circuito è molto buono anche per la nostra moto, quindi non vedo l’ora di iniziare. Dovremo capire quali saranno le condizioni della pista dopo il disastro accaduto due mesi fa, ma sono molto contento di guidare qui. Le ultime tre edizioni di questo GP sono state tutte diverse, ma la vittoria dello scorso anno è stata molto intensa perché Marc era forte e la battaglia negli ultimi giri bella. Penso che questa volta sarà differente perché la sua competitività è aumentata, sarò io a dovere fare un passo in avanti.

Ti senti o ti metti sotto esame su una pista dove hai vinto tanto?
La verità è che voglio sempre di più a livello di sensazioni, voglio avere la possibilità di lottare per vincere. In questo inizio di stagione ho avuto più costanza, infatti ho più punti, ma sto cercando di avere sensazioni migliori. Da parte mia, non mi sento sotto esame, sto cercando di fare il massimo sapendo che il potenziale è quello per potere vincere. Vengo forse messo più sotto esame da eventi esterni.

Parli di ciò che succede fuori dalla pista?
Se le mie parole non venissero storpiate, la vivrei come sempre: sbattendomene. Però mi dà più fastidio quando le mie dichiarazioni vengono cambiate. In ogni caso, è tutto molto esagerato, viviamo in un'epoca in cui i social media sembrano venire messi al primo posto e tutto viene messo in discussione. È già successo, con Marc, con Valentino, ed è un peccato che sia così perché il valore mostrato in campo è l’unica cosa che conta e bisognerebbe attenersi solo a quello”.

Quindi bisogna pensare a come battere Marquez.
Credo che posso lottare per la vittoria, penso di avere un potenziale sufficiente per riuscirci. La ragione per cui non ce l’ho fatta fino a ora è che ho faticato a sentirmi bene, mentre Marc era in uno stato di forma fantastico e ha fatto tutto alla perfezione. Conosciamo tutti il suo potenziale e per batterlo devi essere un passo in avanti, sto lavorando per riuscirci”.

Cosa significherebbe riuscirci questo fine settimana?
“Non so, penso che Marc sia una situazione in cui sa di potere finire 2° senza rischiare troppo, ma è anche un pilota che non vuole finire 2°. Io sono qui per provarci, sicuramente se vincessi questo GP sarebbe perché le mosse fatte da inizio stagione stanno funzionando. Devo solo concentrarmi sul fine settimana e, se avrò la possibilità, proverà a batterlo”.

L’anno scorso, Jerez aveva cambiato il volto alla tua stagione.
Questo GP era stato un punto di svolta importante perché dopo avevo vinto 4 gare di fila, trovandomi sempre meglio. Spero succeda la stessa cosa, però nella corsa stagione era stato un cambiamento tecnico ad avermi fatto migliorare. Ora, invece, la moto è a un livello altissimo e quello che ha fatto Marc è stato portarla a un livello superiore. Stiamo cercando di colmare quel gap, soprattutto nelle curve a sinistra”.

Tardozzi ha dichiarato che Marquez è il re di Ducati e tu il principe?
Considerata l’età, è normale che Marc sia il re! (ride)”.

Pensi che la rivalità fra i fratelli potrebbe accendersi?
Sono fratelli e stanno lottando per un obiettivo meraviglioso, quello di vincere il titolo. In questo momento Alex sta facendo un lavoro meraviglioso per mantenere la stessa velocità in tutti i GP e Marc è quello che si è sentito meglio nelle ultime gare, vincendole. In termini di punti sono vicini, ma non penso che inizieranno a litigare fra loro perché sono fratelli. Magari ne discuteranno a casa, continuando a essere dei professionisti in pista. Credo che nessuno dei due farà qualcosa di stupido se l’altro avrà la possibilità di vincere”.

Non so fratelli, ma tu hai dalla tua i  compagni di Academy.
Senza essere fratelli, lavoriamo insieme da ormai dieci anni, ogni giorno, in allenamento, e ci aiutiamo anche nel fine settimana di gara quando possiamo. È un qualcosa che ci ha fatto crescere, di migliorare più velocemente”.

Ducati potrebbe eguagliare domenica il record 22 vittorie consecutive di Honda.
La moto sta andando alla perfezione e lo stesso stanno facendo i suoi piloti, perciò penso che Ducati abbia il migliore pacchetto e che possa continuare così fino al cambio di regolamento, o almeno è quella la speranza”.

Curioso che Jerez sia diventata una pista amica della Rossa, non trovi?
Tutto è cambiato nel 2020, quando la stessa moto che non aveva mai funzionato bene in questa pista ha iniziato a farlo. Ero al mio secondo anno di MotoGP e avevo iniziato a lavorare sui dettagli, ero andato in una direzione completamente diversa per quanto riguarda il freno motore rispetto a Dovizioso. Da lì, avevo iniziato a essere competitivo, ero 2° in gara prima della rottura del motore. A volte, fa più differenza il pilota o la capacità di adattamento che cambiare la moto”.

Quindi non ci saranno rivoluzioni nei test di lunedì?
In Ducati ognuno può usare le parti che preferisce, ma si tratta di dettagli, piccole cose che io o Marc preferiamo. Lunedì, per i test, avremo delle cose importanti da provare e poi vedremo quali useremo a Le Mans. Però, sono in una situazione in cui non voglio cambiare troppo perché prima voglio tornare a lottare nelle prime posizioni, senza rischiare di non sentirmi a mio agio”.

C’è anche qualche idea per migliorare nelle Sprint?
Abbiamo abbastanza chiara quale sia la situazione nelle Sprint e stiamo cercando di risolverla. Qui Ducati ha portato qualcosa che potrà aiutarmi e proverò a usarlo già domani mattina”. 

Cosa pensi della penalizzazione di Vinales in Qatar?
"Le regole sono le regole e devi stare sotto il limite messo da Michelin per sicurezza. È vero che anni fa correvamo con le stesse gomme con pressioni più basse, ma penso che il limite del Qatar era già molto basso e ci si poteva stare senza penalizzare le prestazioni”.

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