È iniziata in maniera decisamente sfortunata la stagione di Fabio Di Giannantonio. I test a Sepang del portacolori VR46 si sono infatti conclusi dopo una sola giornata, per via della frattura della clavicola sinistra riportata in una caduta a fine sessione. Con il romano costretto a rientrare in Italia per sottoporsi a un nuovo intervento chirurgico alla spalla già operata nel novembre 2024, la squadra di Tavullia e la Ducati dovranno portare avanti i lavori affidandosi ancora una volta al collaudatore Michele Pirro. O forse no.
A fornire una soluzione alternativa al pugliese ci ha pensato Scott Redding, che si è offerto di salire sulla moto rimasta orfana dell’infortunato Diggia. “Michele Pirro non basta a questi ritmi. Chiamatemi se c’è bisogno” ha scritto su Instagram il pilota britannico, mettendosi a completa disposizione del team Pertamina Enduro VR46.
Redding avrebbe infatti il tempo per fare tappa in Thailandia per i test del 12-13 febbraio, prima di raggiungere Phillip Island per le ultime rifiniture in vista della partenza del Mondiale Superbike. Nonostante l’ottimo stato di forma mostrato quest’inverno, è difficile credere che la squadra di Valentino Rossi decida di accettare la proposta del 32enne, che non sale su una MotoGP dal 2018. Anno in cui correva con l’Aprilia RS-GP schierata dall’allora Aprilia Racing Team Gresini.
Ma sarebbe sicuramente interessante vedere come potrebbe cavarsela Scott in sella alla Desmosedici GP25. Anche alla luce delle prestazioni ottenute da Andrea Iannone nel GP della Malesia dello scorso anno, disputato dall’abruzzese proprio in veste di sostituto dell’indisponibile Di Giannantonio.