Per tornare ad essere competitivi, Yamaha per il 2025 farà affidamento anche sull'esperienza di Jack Miller, che sarà in sella sulla M1 del team Pramac al fianco di Miguel Oliveira. Per l'australiano, reduce da KTM, rivestire i colori nel team di Paolo Campinoti avrà il sapore di un ritorno in famiglia. Miller tra il 2018 ed il 2020 aveva già corso infatti per l'allora team satellite Ducati, al fianco prima di Petrucci e poi di Bagnaia. Ma il sapore familiare non si limiterà al solo team, perchè avrà modo di lavorare a stretto contatto non solo con Fabio Quartararo, ma anche con Andrea Dovizioso e Max Bartolini. Come sottolinea lui stesso, in qualità di veterano della categoria, lavorare al progetto Yamaha sarà quindi come far parte di un progetto che ha il sapore di un ritorno in famiglia, ma dalle aspettative elevate. Riportare la casa dei tre diapason ai livelli di competitività degli anni passati non sarà facile, ci vorrà del tempo ma la MotoGP corre veloce.
"Sono entusiasta di iniziare la stagione col nuovo team Pramac Yamaha - esordisce Miller - non ho mai indossato il blu, è la prima volta".
In Pramac ritroverai Campinoti, sarà come un ritorno in famiglia per te.
"Assolutamente, il modo in cui le cose si sono incastrate la scorsa stagione è stato incredibile. Mi sento molto fortunato ad aver ricevuto quest'opportunità. Tornare nel team di Paolo mi da quella sensazione come se tante cose siano cambiate eppure nulla è cambiato. Ci siamo divisi, abbiamo preso strade diverse facendo anche grandi cose, ed ora siamo di nuovo assieme. Non vedo l'ora di sfruttare tutta l'esperienza maturata in questi anni e metterla a disposizione di questo nuovo progetto. Penso che Pramac abbia fatto tutto il possibile con Ducati in passato ed ora si sono legati a Yamaha in questo nuovo progetto, di cui io sono orgoglioso di essere parte".
Potrebbe essere un percorso difficile, Yamaha dovrà crescere per ritrovare quella competitività. Cosa ti ha convinto ad unirti a loro?
"Il progetto mi ha incuriosito sin dall'inizio, ho visto i loro sforzi a fine stagione dello scorso anno, unendosi al team Pramac e ponendo anche le basi per un team in Moto2. Aiutare Yamaha in questo processo di crescita è importante, quale pilota non vorrebbe far parte della fase iniziale di un progetto così magico?".
Hai corso con Honda, poi in Ducati, poi in KTM ed ora sei in Yamaha. Cosa hai visto di diverso da loro rispetto alle altre case?
"Torna da me a novembre e te lo dirò - scherza l'australiano - la sensazione iniziale è stata quella di grande apertura mentale. Sono molto disponibili a lavorare e provare cose diverse per migliorare. La loro situazione è molto diversa da dove vorrebbero essere, dove erano prima alcuni anni fa, è importante avere l'opportunità di lavorare con tutti questi ingegneri per rendere nuovamente competitivo questo progetto".
Conosci bene i tuoi rivali, hai lavorato con Ducati. Quanto manca per raggiungere quel livello?
"Ci vorrà del tempo, il problema è che in MotoGP non c'è mai. Credo però che in Yamaha abbiano la mentalità e la motivazione giuste per arrivarci, e penso che prima o poi riusciranno a colmare il divario".
Conosci bene anche Max Bartolini.
"Si abbiamo lavorato assieme in passato. Poter lavorare con lui, con la sua esperienza, sommata a quella degli altri ingegneri, sarà molto interessante".
Lavorerai anche a stretto contatto con Quartararo, ed anche con Dovizioso.
"Dovi ed io andiamo d'accordo da vecchi buoni amici, ci siamo fatti delle belle chiacchierate, ma ho un ottimo rapporto anche con Fabio. Ma anche con Alex e Miguel sarà lo stesso, ci conosciamo da molti anni, ci siamo sfidati in pista sin dal 2010, sono quasi 15 anni di vita passati assieme sulle piste. Sarà come una grande famiglia, sarà incredibile far parte di questo progetto".
Quali sono le tue aspettative per questa stagione?
"E' chiaro che cercheremo di dare il massimo per cercare di vincere, non ci alleniamo duramente l'inverno se non per fare esattamente questo. Nell'immediato dovremo cercare di comprendere a fondo la moto, i prossimi giorni di test saranno fondamentali per questo. Quando il meteo sarà più difficile cercheremo di sfruttare ogni opportunità che ci si presenta e vedremo cosa riusciremo ad ottenere. Realisticamente l'obiettivo sarà di rientrare con costanza nella top 10, e da lì vedremo come muoverci".