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Tra i piloti in azione nello shakedown c’era anche Somkiat Chantra. Il pilota thailandese è uno dei rookie della prossima stagione e lo vedremo all’opera con la Honda LCR di Lucio Cecchinello.
L’ex Moto2 ha sfruttato la prima uscita malese per macinare chilometri, prendere fiducia con la nuova e ovviamente accumulare esperienza.
Al termine della domenica, il suo gap dalla Yamaha di Fabio Quartararo è di ben tre secondi, ma è meglio non guardare troppo al cronometro.
“Sono stati tre giorni di lavoro importanti questi svolti a Sepang – ha esordito - il primo abbiamo lavorato per mettere assieme tutto il materiale, in seguito negli altri due ho lavorato per cercare di capire la moto e conoscere l’elettronica, utilizzando tutti i dispositivi. Penso che abbiamo fatto un bel lavoro e dobbiamo proseguire”.
In pista c’era anche Nakagami. Che consigli ti ha dato?
“Mi ha detto di guidare e divertirmi, pensando solo a imparare senza guardare il cronometro. Qua a Sepang ho due Honda 2025 completamente nuove e diverse rispetto a quella provata a Barcellona”.
Cosa cambia rispetto a quella utilizzata nei test di novembre?
“È difficile fare un confronto perché in MotoGP non ho grande esperienza”.
Quanto è grande il salto da una Moto2 alla MotoGP?
“La cosa più difficile è la velocità e il punto di frenata, perché con i freni in carbonio cambia tutto rispetto alla Moto2. Inoltre riesci a portare molta più velocità in curva. C’è poi il cambio che è diverso e le linee che fai in angolo di piega sono diverse, infatti in confronto a Nakagami piego molto meno”
Quanto sei rimasto impressionato dalla MotoGP?
“La MotoGP è un razzo, super power, sono abbastanza distrutto. Lo ero anche la mia prima volta con la Moto2, ma adesso è diverso. Con la Moto2 avevo dolore alla schiena, adesso invece ho un gran male alle spalle (sorride)”
Aleix Espargarò ha chiuso i test a tre decimi da Quartararo…
“Aleix ha fatto un gran giro e sta facendo un lavoro importante. A tal proposito ho chiesto al team e chiederò anche ad Aleix come poter realizzare un giro del genere, cercando quindi di lavorare assieme e condividere tutte le informazioni”
