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MotoGP, Alex Marquez: "Dall'Igna è in grado di infondere tranquillità al pilota"

"Gigi è in cima a tutto, non importa quanto sia piccolo il problema, lui manderà le persone di cui hai bisogno. Esige molto anche da se stesso, con otto moto in pista, vuole che dalla prima all'ottava siano Ducati"

MotoGP: Alex Marquez:

In questi ultimi anni Ducati ha dettato il passo sia in termini di risultati in pista che di evoluzione tecnica. Basta una rapida occhiata alla sfilza di record infranti per farsi un'idea che sì, otto moto in pista aiutano, ma c'è anche dell'altro. Esattamente come in ogni orchestra c'è la necessità di un direttore a dirigere i vari strumenti, così è ed è stato per Gigi Dall'Igna in Ducati in questi anni di successi.

Dal primo titolo di Bagnaia, alla conferma l'anno successivo, al passaggio di testimone di Martin quest'anno, sullo sfondo di ben sei campionati mondiali costruttori vinti, di cui cinque consecutivi, Gigi Dall'Igna può ben definirsi il Deus Ex Machina della Ducati in questi ultimi anni. Emblematica non a caso è stata la sprint in Thailandia, con tutte e otto le moto a dominare la cima della classifica, in un campionato in cui si sono lasciati sfuggire solamente una vittoria, "nessuno è perfetto" hanno poi scherzato a fine stagione.

Sull'importanza della figura e della presenza di Dall'Igna dentro e fuori dai box si sono espressi in molti, piloti in primis. E se Marc Marquez al suo primo contatto è rimasto sorpreso dalla sua "mentalità da pilota", il fratello Alex Marquez entra ancor più nel dettaglio sull'efficacia della sua presenza all'interno dei box.
“È un supporto molto diretto per noi piloti, e che ci dà molta fiducia. E' in cima a tutto. È un grande aiuto, non importa quanto piccolo sia il problema, lui è in cima e poi manda le persone di cui hai bisogno - ha commentato lo spagnolo durante un evento Estrella Galicia - Ti vengono dati un sacco di riferimenti in merito ai problemi dei colleghi di marca o agli pneumatici utilizzati. Sfruttano al meglio tutto ciò che gli altri hanno fatto. Non vengono a dirti cosa fare, ma ti danno le informazioni per capire cosa sta funzionando con gli altri. Poi sta ad ognuno, col proprio tecnico, decidere la propria strada. Questo dà tranquillità ad un pilota".

Del resto è lo stesso Gigi Dall'Igna ad esigere il meglio da se stesso:se ha otto moto in pista, vuole che dalla prima all'ottava siano Ducati", prosegue il pilota Gresini. Nel 2025 Ducati, con l'addio del team Pramac passato a Yamaha, passerà da sei a otto moto, ma nel breve termine il pilota Gresini non sembra impensierito più di tanto. "La situazione non cambierà molto, con sei moto si cercherà di essere nei primi sei. Sarà difficile è chiaro, sopratutto tenendo di ciò che sono in grado di fare le Aprilia e le KTM, ma ci proveremo."

Nella prossima stagione, con Marc Marquez ora passato al rosso ufficiale, sarà il rookie Fermin Aldeguer ad affiancare Alex nel box Gresini, mentre sulle proprie aspettative mostra ottimismo.

"Se vediamo dove abbiamo finito e dove vogliamo arrivare, questo deve essere un riferimento, non un obiettivo, ma dopo quattro o cinque gare vedremo gli equilibri. Ovviamente cercherò di fare meglio di un debuttante. Nel box sarò il riferimento, il pilota più esperto, quello che deve ottenere i risultati. Sono sicuro però che Fermín sarà in grado di ottenere dei buoni risultati. Se avrà bisogno di più o meno tempo, questo si vedrà, ma è nell'ambiente migliore per poter crescere. Mi è stato detto: sei tu che dovrai togliere le castagne dal fuoco e ottenere i risultati. Sarà il mio dovere, la mia responsabilità” ha concluso lo spagnolo.

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