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MotoGP, Bezzecchi: "Senza Valentino tutto questo non sarebbe stato possibile"

"Mi ha fatto crescere come persona e come pilota, ma devo ringraziare anche la mia famiglia per tutti i sacrifici che hanno fatto. In gara mi sentivo un tutt'uno con la Ducati, le parlavo per mantenere la concentrazione"

MotoGP: Bezzecchi:

Bezzecchi sul podio di Termas de Rio Hondo con indosso la maglia dell’Argentina e subito viene alla mente il 2015, quando sul gradino più alto c’era il suo mentore e ‘capo’ Valentino Rossia festeggiare e a omaggiare Maradona. L’allievo come il maestro, al termine di una gara in cui Marco ha vinto la prima gara sua del team del Dottore in MotoGP.

È stato un fine settimana incredibile - dice tutto di un fiato - Non mi aspettavo tutto questo quando sono partito da casa. Mi sono subito sentito molto bene su questa pista, non so come descriverlo, ma mi sono ero un tutt’uno con la mia moto dal primo momento”.

La pioggia ti ha esaltato.
Questa mattina ero molto triste, quasi disperato, quando visto la pioggia, perché sull’asciutto ero veloce. Poi  il warm up è stato fantastico e ho incominciato crederci di nuovo, potevo farcela. In gara mi sono divertito a guidare, ero molto concentrato e tutto è andato bene. È stato un lungo viaggio, ma finalmente questa vittoria è arrivata.  È stata molto dura, più facile la prima metà perché spingevo per scappare, ma poi ero disperato per finire la gara. Per mantenere la concentrazione parlavo con la mia moto”.

Hai parlato di un lungo viaggio, chi devi ringraziare?
Per la mia famiglia è stato difficile, come sa ogni pilota, hanno fatto tanti sacrifici. Ora è fantastico, quando vivi un bel momento ricordi quelli difficili e ti senti ripagato. Non solo mio papà, ma anche mia mamma e mia sorella mi hanno sostenuto dal primo giorno”.

Rossi che ruolo ha avuto in tutto questo?
Senza Valentino, probabilmente non sarebbe stato impossibile. Mi ha dato la possibilità di crescere come pilota e come persona, di salire fino alla MotoGP”.

Hai portato anche Messi sul podio.
È stato incredibile vedere l’autografo, Messi è il Valentino del calcio, è il più grande di tutti nel suo sport. Ho subito preso in giro Migno perché la mia era firmata”.

Sei anche in testa al campionato.
Non me ne ero nemmeno accorto. Siamo solo al secondo weekend e il prossimo sarà ad Austin, un circuito molto difficile e in cui Marquez è imbattibile. È troppo presto per pensare al campionato, voglio godermi il questo momento, continuare a lavorare e poi vedremo cosa accadrà”.

In Argentina avevi vinto la tua prima gara in Moto3 nel 2018 e ti eri fatto un tatuaggio. Ne hai un altro in programma?
Non so, probabilmente sì (ride). Penserò a qualcosa”.

In cosa ti senti migliore quest’anno?
Conosco meglio la moto e questo aiuta molto. La Ducati è veloce ma devi riuscire a sfruttarla, la frenata e entrata di curva sono i punti dove puoi fare più differenza, come Pecco, penso di avere fatto un passo avanti in quelle aree”.

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