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Aleix Espargarò è stata la sorpresa dello scorso anno, in lotta con l’Aprilia per il titolo fino a una manciata di gara dalla fine. Un risultato tanto più sorprendente perché lo spagnolo non è certo un ragazzino e la sua migliore stagione in MotoGP è arrivata dopo i 30 anni.
Ora che questo 2023 è alle porte, Aleix deve riconfermarsi e migliorare ancora. È il primo a saperlo, come ha raccontato a Manuel Pecino in un’intervista (la potete vedere QUI).
“L’obiettivo è il titolo, ma non ho pressione e sono rilassato - le sue parole - So di avere le armi e l’esperienza che non avevo all’inizio dello scorso anno, sono maturato come pilota, quindi mi sento relativamente tranquillo. Negli ultimi due anni non ho imparato solo io tanto, ma tutta l’Aprilia”.
Espargarò, come il resto dello schieramento, dovrà affrontare la novità della Sprint Race.
“Stiamo cercando di prepararci meglio che possiamo, ma scopriremo solo in Portimao cosa accadrà - ha spiegato - La cosa positiva è che a nessuno piacevano le FP3, bisognava fare il tempo al mattino, con il freddo, e quel turno non ci sarà più, però ora il sabato sarà veramente stressante. Quando noi piloti avevamo detto che non eravamo convinti dalla Sprint Race non era perché non ci piaccia correre, ma 42 partenze in MotoGP sono pericolose. Sarebbe stato meglio provare a fare 5 Sprint Race per provare, ma non sono io a organizzare il campionato e bisogna seguire le regole”.
Con questo cambio al format, è ancora più difficile fare previsioni su chi siano i favoriti.
“Si sono molte Ducati forti e praticamente non ci sono debuttanti, quindi c’è una decina di piloti che può vincere il campionato. Premierà molto la regolarità perché ci sono più gare o puoi rischiare di più perché ci sono maggiori possibilità di recuperare punti? Non è una domanda facile” il dubbio di Aleix.
Poi c’è l’incognita Marquez.
“Per me Marc è il pilota con il maggior talento fra quelli con cui ho corso. Ora però c’è un grandissimo livellamento fra le moto e anche il livello dei piloti è altissimo, prima c’erano 4 o 5 piloti davanti a tutti. Anche entrare nei 10 è diventato difficile e se Honda non gli darà una buona moto, sarà difficile che Marquez possa lottare, Aprilia e Ducati stanno facendo un lavoro incredibile” è l’opinione di Espargarò.
