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MotoGP, Bastianini: "Quartararo è a +72, ma Ducati può ancora vincere il titolo"

"Ho ritrovato la calma, ho pagato il nervosismo in qualifica. Il contratto con Ducati? ero fiducioso, nessuna pressione" . Fabio di Giannantonio "sarebbe figo lottare per un podio a fine stagione"

MotoGP: Bastianini: "Quartararo è a +72, ma Ducati può ancora vincere il titolo"

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Il circuito del Sachsenring, privato del suo storico re spagnolo, Marc Marquez, ha visto incoronare per la prima volta da otto anni un francese, impostosi sulle Ducati pur favorite nelle qualifiche, complice la caduta non ben chiara di Bagnaia. E se comunque due Ducati sono egualmente salite sul podio, il circuito tedesco racconta anche del ritorno della Ducati di Enea Bastianini, reduce da alcune gare disastrose e ansioso di recuperare il terreno perso in classifica. Un decimo posto che ha portato il pilota italiano a 72 punti dal leader della classifica, ora alla pari in termini di vittorie, tre, in un campionato ormai giunto al giro di boa.

"E' stata una giornata di gara positiva - interviene Enea - migliore di quella di ieri. L'inizio non è stato dei migliori, la partenza è stata sotto le aspettative e le prime fasi della gara non sono state facili. Superare su questo circuito non è semplice e ci ho messo del tempo prima di trovare la strada libera. Quando sono passato davanti inizialmente il vento mi ha creato dei problemi, ma mi sono adattato schiacciandomi sulla moto e sono riuscito a mantenere un buon passo gara. Nel complesso un buon risultato considerando anche le premesse da cui eravamo partiti".

Cosa senti di aver imparato da questa gara per il futuro?
"Sicuramente ho capito l'importanza di mantenere la calma e la concentrazione alte. Lavorare senza il capotecnico ha creato qualche problema, è sicuramente un tracciato su cui abbiamo faticato".

Alla luce degli eventi di oggi, la vittoria di Fabio e la caduta di Bagnaia, la Ducati può ancora vincere il mondiale?
"Siamo ancora a metà stagione, penso che i giochi non siano ancora chiusi. E' chiaro che il distacco di Fabio comincia ad essere importante. Dopo questa gara ha 72 punti di vantaggio su di me, che non sono pochi, ma credo che la seconda metà di stagione possa riservare ancora delle sorprese, arriveranno dei circuiti che apprezzo molto".

Fino ad oggi eri il pilota con più vittorie in stagione, tre. Oggi Fabio ti ha raggiunto, mentre tu sembri non riuscire a trovare una via di mezzo: o vinci o fatichi molto. Pensi sia questo il punto su cui dover lavorare? La velocità c'è.
"Non nego di non sentirmi ancora pronto per essere sempre lì davanti. Pecco ad esempio ha sempre avuto difficoltà su questo circuito, ma si è adattato, ha lavorato molto. Credo che in futuro anche io migliorerò sotto diversi aspetti".

E' arrivata anche la firma con Ducati, nero su bianco.
"Non ho mai avuto pressioni in merito, ero fiducioso che l'accordo sarebbe arrivato. Rimaneva solo da mettere la firma".

Tornando ai fatti di ieri, ti senti in qualche modo in colpa per il risultato deludente in qualifica?
"Ieri ero arrabbiatissimo, in parte con me stesso, in parte perché a volte sembra che tutto ti remi contro. L'importante è saper reagire in queste situazioni, non cedendo al nervosismo come ho fatto ieri".

Fabio Di Giannantonio: Vorrei un podio a fine stagione

Se il decimo posto di Bastianini racconta di un pilota che ha ritrovato il suo equilibrio, per il suo compagno di box, Fabio di Giannantonio, l'ottava posizione potrebbe essere la parabola di un pilota che inizia a trovare il suo di equilibrio. Fabio infatti sta dimostrando la sua crescita come rookie ed ha incassato un risultato importante, non tanto per la classifica quanto per la gestione della gara. E nei primi giri ha lottato con i migliori.

"Sono molto contento di come ho condotto la gara - interviene poi il pilota romano - ho fatto da subito un'ottima partenza, rimanendo nel gruppo di testa. Sono riuscito a rispondere agli attacchi dei miei avversari, il tutto gestendo la gara e le gomme. L'unico peccato è stato a tre quarti di gara quando ho cominciato a subire gli attacchi di Martin, Marini e Binder, in quel momento avevo perso il ritmo. Purtroppo la temperatura dell'anteriore era davvero al limite e ho cercato di allargarmi per cercare di raffreddarla in qualche modo, Ci sono riuscito ed infatti ho riacquistato un buon passo ed ero tornato alle spalle di Binder".

Un errore di inesperienza insomma.
"Forse si, avrei dovuto rispondere con più cattiveria al primo sorpasso di Martin, purtroppo in gare molto calde come questa, essere davanti rappresenta un grosso vantaggio. Non ci ho creduto abbastanza, avrei dovuto cercare di spingere un po di più per rimanere davanti".

Quindi ora affronterai l'Olanda con ancora più fiducia.
"Stiamo crescendo molto, giorno dopo giorno miglioriamo tutti gli aspetti. Le partenze in passato sono state un mio punto debole, nei primi giri perdevo sempre moltissimo, mentre invece oggi sia la partenza che nelle prime fasi di gara è andato tutto benissimo. Iniziamo a far parte del gioco insomma".

Qual è il prossimo passo per migliorare ancora?
"Innanzitutto consolidare questo genere di risultati, un'ottava posizione. Da lì cominciare a lavorare per la top 5, ed eventualmente magari a fine anno lottare anche per qualche podio, sarebbe davvero figo".

Qualche novità per il rinnovo del contratto?
"Non ho ancora avuto il tempo sinceramente, ma ovviamente se si fanno dei buoni risultati le buone notizie seguono di conseguenza. Credo che nelle prossime settimane avremo una risposta" ha poi concluso il pilota Gresini.

 

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