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MotoGP, Bezzecchi: "Valentino mi aveva messo pressione per la partenza"

"Ci siamo sentiti spesso nel week-end e stasera gli invierò un messaggio. Scattare davanti dà sicurezza". Marini: "La classifica rispecchia il mio livello attuale"

MotoGP: Bezzecchi: "Valentino mi aveva messo pressione per la partenza"

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Ai tempi della Moto2 definiva il tracciato di Jerez de la Frontera "amichevole", un giudizio confermato anche oggi in MotoGP. Dopo la brillante qualifica del sabato pomeriggio, Marco Bezzecchi si è esaltato nella domenica spagnola, tagliando il traguardo in nona posizione. Un risultato che eguaglia quello ottenuto nel GP di Austin, seppur attraverso differenti modalità, e che soprattutto lascia presagire il potenziale ancora inespresso del rookie riminese.

"In questo week-end mi sono sentito spesso con Valentino e non mi aveva messo neanche troppa pressione sulla partenza - scherza - per fortuna sono partito bene, aspetto che mi ha permesso di fare un'ottima gara, stasera gli invierò un messaggio. Sebbene sia stata una corsa più lenta di quanto mi aspettassi, probabilmente per via delle alte temperature, non posso lamentarmi. Mi dispiace soltanto essermi fatto beffare da Bastianini alla curva 9", ha ammesso.

Che cosa senti di avere messo in cascina in vista dei prossimi appuntamenti?
"Ho gestito bene le gomme, meno però quella anteriore, infatti ho faticato un po' in ingresso in determinate curve. Ho mantenuto inoltre un ritmo costante sul 1'38" alto. Scattare dalle prime file dello schieramento conferisce per ovvie ragioni maggiore sicurezza, mentre quando si è nella pancia del gruppo il rischio di poter recuperare o perdere al contempo posizioni è assai alto", ha proseguito.

Tieni d'occhio la speciale classifica riservata ai debuttanti? 
"Non è mio pensiero fisso, anche se non nego che mi piacerebbe molto vincerla perché in carriera non ci sono mai riuscito. Farlo in MotoGP sarebbe fantastico. L'importante è continuare a lavorare come stiamo facendo".

Quanto saranno importanti i test di domani?
"Tanto, in questo momento più tempo passo sulla moto e meglio è. Non abbiamo in programma nulla di particolare, bensì lavoreremo su alcune aree affinché possano aiutarci ad affrontare al meglio il prosieguo della stagione", ha concluso.

Marini: "La classifica rispecchia il nostro livello attuale"

Dall'altro lato del box Mooney VR46 Racing Team continua a non trovare pace invece Luca Marini, sprofondato addirittura in 16esima posizione al termine della contesa odierna e mai realmente competitivo nel week-end sul tracciato intitolato ad Angel Nieto. Il piatto piange e in quattro round il 24enne ha racimolato appena 14 punti (contro i 15 dell'esordiente compagno di squadra...).

"Speravo che la situazione migliorasse, all'opposto il mio passo si è confermato costantemente lento. Ho cercato comunque di dare il massimo dal primo all'ultimo giro. Ci sta mancando qualcosa, ci servono almeno 3-4 decimi sul passo, pertanto il test di domani sarà un'autentica manna dal cielo. Proveremo qualcosa di interessante a livello di set up sulla scia della buona base trovata questa mattina nel warm up", ha detto.

"La classifica rispecchia il nostro livello attuale, purtroppo da un paio di gare a questa parte non riusciamo a compiere quel salto in avanti a cui auspichiamo. Ci manca qualcosa, abbiamo delle idee in mente su dove lavorare per guadagnare quei decimi che perdiamo in ogni curva. Si tratta semplicemente di fare le giuste modifiche, ma non è semplice perché non devi stravolgere completamente la moto".

Viste le differenze rispetto al precedente modello, Pecco ha dichiarato che è maggiormente producente adattarsi alle prerogative della GP22 piuttosto che stravolgerla...

"Se dice così vuol dire che ha trovato la quadratura del cerchio con la moto - ha scherzato - già a Portimao si notava che Pecco era riuscito a tornare ai suoi livelli. Ha sofferto all'inizio, però con l'aiuto della squadra sono riusciti a ritrovare le sensazioni ideali. Concordo con il suo pensiero, anche a me piacerebbe fare così. Devi arrivare al 90% del tuo potenziale, il 10% restante ce lo metti grazie a km in pista ed esperienza. Io sono appena al 45-50%. Quando la moto resta intatta, a quel punto puoi insistere sui dettagli come ha fatto lui".

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