Finito il GP di Indonesia, il team manager della Honda Alberto Puig aveva chiesto risposte a Michelin per quello che era successo durante il fine settimana a Mandalika dopo la decisione di portare pneumatici diversi: “dovremo avere una discussione molto approfondita”. Piero Taramasso, responsabile per il gommista francese sui campi di gara, gli aveva risposto in una nostra intervista: “sono sorpreso dalle parole di Puig, gli avevo spiegato ogni cosa, quel cambiamento è stato fatto per ragioni di sicurezza”.
Lo scambio, però, non è finito lì e Puig è tornato all’attacco, questa volta dalle pagine di Motorsport. A non andare giù al manager spagnolo è stato il fatto che Taramasso abbia spiegato la possibile causa delle difficoltà della Honda a Mandalika come un adattamento non rapido alle nuove copertura.
“È strano che dica che Honda non sa adattarsi - ha ribattuto Alberto - La Honda si è adattata a molti cambiamenti tecnici, è l’azienda più longeva e di maggior successo nella storia dei Gran Premi Questo significa che non sappiamo adattarci? È la prima volta che sento una cosa del genere”.
Nella sua analisi, Taramasso ha motivato le sue opinioni con i dati raccolti, ma nemmeno questo punto ha convinto Puig.
“Dalla mia esperienza nelle corse, bisogna parlare con i piloti, non con Apple, IBM o Dell - le sue parole - Devi ascoltare i piloti e, se ne hai che sono stati più volte campioni del mondo, puoi supporre che sappiano di cosa stanno parlando”.
Poi l’attacco si è fato più personale.
“Il signor Taramasso diventa ipersensibile ogni volta che qualcuno parla direttamente dei suoi pneumatici senza ammettere alcun errore da parte sua. Questo, secondo me, è sbagliato e troppo radicale. Tutti facciamo degli errori, anche lui” ha affermato il team manager.
Il prossimo capitolo di questa storia sarà privato, o almeno sembra.
"L’unica cosa che ho detto è che dobbiamo parlare approfonditamente con la Michelin - ha continuato Puig - Questo è il punto. C'è stata una reazione brutale semplicemente perché volevamo capire cosa fosse successo. Il signor Taramasso deve capire che se qualcuno dei miei piloti ha un problema o un dubbio su qualcosa relativo alla nostra moto, è il mio lavoro, la mia responsabilità come team manager indagare e dare soluzioni ai miei piloti. Questo è il mio lavoro, lo faccio così e non ho intenzione di cambiare”.