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Mir: “La prima volta con la MotoGP ho rischiato di saltare in aria"

“La Suzuki è una moto che non ha bisogno di particolari interventi. Marquez? Voglio vincere con tutti i piloti in pista. In futuro non sarebbe male arrivare a Motegi con la Hayabusa”

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Tra le Case partecipanti alla 78^ edizione di Eicma compare anche la Suzuki protagonista con i suoi piloti tra cui spicca Joan Mir. Il pilota spagnolo, ex campione del mondo, ha avuto modo di guardare da vicino le ultime novità lanciate sul mercato dalla Casa, intrattenendosi al tempo stesso anche con noi di GPOne per un paio di battute.

Con il numero 36 abbiamo parlato di MotoGP ma non solo.    

Mi ricorderò sempre la mia prima volta in sella a una MotoGP – ha detto Joan – ero sceso in pista senza il traction control e l’anti wheelie. Lo hanno fatto apposta per farmi capire le differenze (sorride). Che dire: la potenza di queste moto è impossibile da immaginare, perché sono uno step avanti in confronto a una versione stradale”.

Per Mir questo 2021 non è stato un anno certo semplice, tanto che non è mai riuscito a salire sul gradino più alto del podio.

“Quando è arrivato l’holeshot a metà stagione siamo riusciti a migliorare, nonostante quella fosse solo la prima versione. Con la seconda abbiamo poi fatto un altro passo avanti, migliorando e confermando al tempo stesso il potenziale del motore”.

In casa Suzuki sono già all’opera per il 2022.

“Non abbiamo ancora messo tutto assieme, infatti stiamo ancora aspettando diverse componenti. La Suzuki è comunque una moto che di distingue per la propria semplicità e  non richiede troppi interventi per essere competitiva”.

Rimanendo in tema moto, Mir ci svela poi un suo idolo.  

“Ammiravo molto Pastrana, ma non andrò mai con lui in moto. Travis è stato per tanti anni un simbolo della Suzuki come ben sappiamo”.

A proposito di Suzuki, domandiamo a Mir quale moto sceglierebbe per un viaggio on the road, partendo magari dalla sede di Hamamatsu per arrivare a Motegi.

“Direi l’Hayabusa, la considero una moto molto comoda e veloce. Potrebbe essere interessante magari in futuro”.

Intanto in casa Suzuki tiene banco il tema team manager. Ancora non si sa chi, ma nel 2021 ci sarà una nuova persona nell’organico.  

“Come tutti sappiamo ci sarà un nuovo innesto nel team. La persona che arriverà dovrò essere capace di lavorare con i giapponesi e instaurare un rapporto di fiducia con loro per contribuire lo sviluppo della moto”.

Infine una battuta sul problema di salute di Marc Marquez.  

“Non penso sia facile per un pilota rimanere a casa quando hai una lesione. In questo caso, la vicenda dell’occhio, credo sia molto più difficile, dato che Marc è tornato in forma nell’ultimo periodo. Che dire riguardo il suo problema di salute: io vorrei vincere con tutti i piloti in pista”.

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