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MotoGP, Mir: "le Ducati sono un incubo, mi obbligano a sorpassi non nel mio stile"

"Dobbiamo migliorare la moto, devo migliorare anch'io. Sicuramente dopo la pausa avremo il dispositivo 'holeshot', ma ci sono altri dettagli su cui intervenire. Dopo la pausa estiva sicuramente saremo più competitivi"

MotoGP: Mir: "le Ducati sono un incubo, mi obbligano a sorpassi non nel mio stile"

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Joan Mir ha conquistato il terzo gradino del podio ad Assen, dietro alle Yamaha di Quartararo e Vinales, complici i problemi delle due Ducati di Miller e Bagnaia nelle prime fasi di gara. Il pilota spagnolo guadagna così punti preziosi scavalcando Miller in classifica e ritrovandosi a soli -8 punti da Bagnaia che al momento è terzo.

"Non potevo chiedere di più, il passo c'era ma sarebbe stato meglio partire più avanti nelle qualifiche. Ho dato il massimo, volevo chiudere questa prima parte della stagione positivamente, una stagione in cui abbiamo avuto anche dei problemi, quindi sono soddisfatto e abbiamo ottenuto punti preziosi per la classifica. Un ringraziamento speciale va anche a tutto il team che ha lavorato duramente fino ad ora per mantenere la mia Suzuki competitiva".

E' il tuo terzo podio in questa stagione, e considerando i limiti della Suzuki in questa prima parte di campionato devi essere davvero soddisfatto di aver chiuso quest'ultima gara prima della pausa estiva in questo modo.
"E' un podio importante non solo per me ma anche per la Suzuki in generale. Ci darà la carica per continuare a lavorare e migliorare nella seconda metà di campionato. Dovremo migliorare la moto, dovrò migliorare io, sinceramente oggi non potevamo aspettarci di meglio, le due Yamaha sono andate fortissimo e si era già visto durante le qualifiche quindi non è stato facile inseguirli. Anche le Ducati sono molto forti, provare a superarle è un incubo, mi obbligano a fare dei sorpassi che se sinceramente non rientrano nel mio stile".

In questo momento la Suzuki è l'unica moto senza il dispositivo "holeshot", pensi che sarà la soluzione che farà la differenza nelle prossime gare?
"Penso di sì, portare la moto al livello delle altre sarà un passaggio obbligato, ma lavoreremo anche su altri dettagli, io stesso devo cercare di migliorare come pilota. Cercheremo di capire cosa ci manca per fare bene in qualifica, non sarà facile ma dobbiamo riuscirci".

Se questa fosse stata la prima gara di campionato, saresti più soddisfatto?
"Dopo la pausa estiva sicuramente saremo più competitivi, ma non posso lamentarmi della classifica, non siamo primi ma non siamo neanche così lontani in termini di punti, il campionato è ancora lungo".

La lunga pausa estiva potrebbe sconvolgere gli equilibri di questo campionato, come passerai questo periodo?
"Sicuramente mi prenderò una o due settimane di riposo per staccare completamente e pensare ad altro, poi si tornerà agli allenamenti ed al lavoro in vista della ripresa del campionato".

Si parla spesso di aggiungere più tappe al campionato, cosa ne pensi?
"Forse sarebbe anche fattibile, ma non credo sia necessario. Non siamo come in Formula1, in MotoGP le condizioni della pista possono fare davvero la differenza, e penso che anche per gli addetti al lavori il tempo tolto alla famiglia sia già molto".

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